Sky traina l'audiovisivo in Italia, ha investito 28 mld dal 2003 - Affaritaliani.it

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Sky traina l'audiovisivo in Italia, ha investito 28 mld dal 2003

Nel solo 2018 Sky Italia ha pagato lo stipendio a 2.773 dipendenti diretti con costi della produzione pari a 2,44 miliardi di euro

Nell'aprile di quest'anno i vertici di Netflix annunciavano un piano triennale di investimenti in produzioni originali italiane pari a 200 milioni complessivi. Quindi attorno a 66 milioni di euro all'anno. Il piano, tuttavia, è già stato rivisto, poiché il 18 ottobre, a Roma, il fondatore di Netflix, Reed Hastings, ha invece spiegato che i 200 milioni saranno investiti in due anni.

Una buona notizia, come spiega ItaliaOggi ricordando comunque che la società di streaming a pagamento, nel solo 2019, investirà a livello mondiale tra i 12 e i 13 miliardi di euro nella produzione di contenuti audiovisivi originali (l'Italia, quindi, pesa per lo 0,7% del budget anche se, con i suoi due milioni di abbonati, vale l'1,3% del parco clienti di Netflix nel mondo).
Pure Amazon Prime Video ha messo gli occhi sulla Penisola, con una prima serie non-fiction girata per il mercato italiano (lo show Celebrity hunted, prodotto da EndemolShine Italy e distribuito sulla piattaforma dal 2020), la promessa di un'altra serie crime con Wildside, e poi si vedrà. Prime Video, nel 2019, ha investito a livello mondo circa 5,5 miliardi di euro in produzioni originali. Un po' la stessa cifra di Apple Tv+ (servizio di streaming a pagamento che debutterà il prossimo 1°novembre), di cui, però, in Italia finora non è arrivato neppure un euro.

Sky traina l'audiovisivo in Italia, ha investito 28 mld dal 2003

L'industria audiovisiva italiana sta mostrando un atteggiamento deferente, come spiega ItaliaOggi, verso i giganteschi over the top (Netflix, Amazon): le case di produzione tentano di accaparrarsi cifre infinitesimali dei loro  investimenti.
I veri attori che tengono in piedi l'intero sistema italiano però sono altri e da decenni investono miliardi di euro in Italia, danno da lavorare a migliaia di persone, e pagano le tasse, rispetto a ott che hanno sedi fiscali in qualche paradiso

Prima fra tutte Sky Italia: dal 2003 la media company controllata da Comcast ha investito in Italia circa 28 miliardi di euro, generando effetti diretti e indiretti nell'economia del paese stimati in circa 50 miliardi di euro. Nel solo 2018 Sky Italia ha pagato lo stipendio a 2.773 dipendenti diretti (versando 224 milioni di euro), con costi della produzione pari a 2,44 miliardi di euro che sono andati ad alimentare l'economia del paese. Le imposte finite nelle casse pubbliche sono state di 47,5 milioni di euro.

Il gruppo Rai, sempre nel solo 2018, ha impiegato 12.811 dipendenti, pagando stipendi per un miliardo di euro. I costi operativi della tv pubblica sono stati pari a due miliardi di euro, con investimenti in programmi per 433,2 milioni di euro, di cui 302,4 milioni nella fiction, 109 milioni nei film e 21,8 milionidi euro in altri programmi. Alla fine dell'esercizio sono stati versati 6,3 milioni di euro di tasse.

Il 'gruppo Mediaset, in Italia, ha impiegato 3.502 dipendenti nel 2018, con costi del personale pari a 389 milioni di euro. I costi operativi hanno raggiuntogli 1,78 miliardi di euro, con la voce «Realizzazione e acquisto produzioni» a quota 600 milioni di euro. Nel corso dell'esercizio, il Biscione ha realizzatoin Italia 296 programmi televisivi, di cui 211 per i canali generalisti, 59 per i canali tematici free, e 26 per i canali pay. E in produzioni in Italia Cologno Monzese ha investito in media un miliardo di euro all'anno negli ultimi dieci anni. Sul fronte imposte, mentre aveva versato al fisco 10,4 milioni di euro neI 2017, l'impatto è stato invece positivo nel 2018, con un beneficio di 46 milioni di euro