MediaTech
The Sandbox, scatta l’ora dei Metaverse. A braccetto VideoGame e BlockChain

Obiettivo Marketplace di beni immateriali. Boom di vendite di terreni virtuali: un nuovo real estate
Di Silvio Ceci (silvioceci@cecitax.it)
Quando la BlockChain incontra i Videogame scatta la novità per i creativi del nuovo mondo dei metaverse: universi online nati per creare videogiochi dove grafici 3D, game designer e artisti possono vendere i propri manufatti immateriali e creazioni digitali.
The Sandbox ha creato un fondo da milioni di dollari reali per una mercato di beni virtuali nei videogame. Investitori stanno investendo migliaia di dollari per acquistare terreni o beni virtuali che non esistono nella realtà fisica ma che si trovano nel mondo virtuale dei metaverse e videogiochi .
Gli speculatori classici traggono profitto in attesa della rivalutazione e relativo rialzo dei prezzi per rivendere, altri invece puntano a un ricavo costruendo sul terreno virtuale un negozio, un ristorante, un parco concerti un museo una galleria ecc. ecc. dove gli utenti ( o meglio i loro avatar ) possono andare pagando un biglietto sotto forma di token. Oppure più semplicemente li si mette in affitto proprio come fanno tanti proprietari di immobili nella vita reale .
Il digital real estate è ormai una realtà. The Sandbox è la piattaforma dove è possibile creare architetture e scenari di ogni tipo. Ricordate Second Life? Negli anni del massimo boom aveva già aperto la strada a professioni decisamente originali, come quella dell'architetto di mondi virtuali.
Con The Sandbox, è possibile costruire architetture e scenari di ogni tipo. E' un mondo virtuale dove è possibile creare videogiochi ma anche beni digitali immateriali. Basta comprare una “Land" ( un appezzamento virtuale che corrisponde ad uno spazio di 96x96x128 metri che equivalgono a 3072x3072x4096 di Voxel – spazio virtuale i Pixel Volumetrici ) della mappa, che è un Nft (Non fungible token ) a tutti gli effetti e decidere come meglio utilizzarla ( costruirci digitalmente case, alberghi, ristoranti, parchi giochi, musei ecc ) .
Gli appezzamenti immateriali sono acquistabili attraverso tutte le criptovalute certificate dalla blockchain , a costi tutto sommato ancora contenuti. Gli investitori in the Sandbox in Italia sono già più’ di 5.000. Nel 2020 un terreno virtuale più piccolo costava 40 dollari oggi in meno di 12 mesi il prezzo di acquisto sfiora i 700 dollari.
Questo spazio tridimensionale ha un estensione limitata garantita dalla blockchain. Sugli appezzamenti possiamo trovarci giochi diversi e l'utente può spostarsi da un terreno all'altro provando i tanti videogame di questo mondo virtuale. All'aumentare dei terreni venduti, i lotti disponibili si riducono e quindi il mercato dei prezzi varia inevitabilmente al rialzo. L'esempio di The Sandbox, ha già attratto un marchio come Atari (big produttore di videogiochi ).
Creatori di videogames, artisti digitali e tutti quelli che esprimono la propria creatività nel mondo dei pixel sono sempre più al centro dell'attenzione da quando qualche settimana fa l'opera The First 5.000 days, un enorme collage digitale dell'artista Beeple, è stato venduto per la cifra record di 69 milioni di dollari da parte della casa d'aste Christie’s. Ormai le vendite all’asta di arte digitale battono ogni record!
The Sandbox incentiva e sostiene i creativi , mette a disposizione dei giocatori 2 strumenti gratuiti: il primo si chiama the Game maker e permette ad un player di sviluppare un videogame all'interno della sua proprietà virtuale. Il secondo si chiama Voxedit e consente di creare Voxel art, opere d'arte in voxel (controparte tridimensionale del pixel bidimensionale ), ma anche personaggi e oggetti che potranno popolare i vari videogame .
Emblematico il caso di un brand moda di scarpe che vuole sviluppare e vendere le proprie sneakers come NFT su The Sandbox. Cosi’ quando l'utente entra nel mondo virtuale può’ decidere di vestire il proprio avatar con calzature standard , e quindi gratuite , o mettergli ai piedi particolari scarpe acquistabili con cripto valuta sul nostro markeplace .
Sono aumentate le persone che trascorrono molto tempo giocando on line e quindi diventa inevitabile ed importante distinguersi con degli item digitali unici. Una tendenza supportata grazie alla blockchain.
Nei videogame tradizionali quando un gamer acquista una skin ( una vestito virtuale ) per il proprio avatar, in realtà, non ha la proprietà, che rimane in capo alla software house che ha sviluppato il gioco. Diversamente all'interno di The SandBox, la vendita è reale . Tu stai acquistando questo paio di scarpe sneakers, che sono Nft, e le avrai per sempre , a meno che non decidi di rivenderle ad altri utenti giocatori.
Nei videogame cambia il paradigma: si passa dal free to play al play to earn. Il metaverse The Sandbox punta infatti a rivoluzionare il concetto di 'gaming' perché permette a tutti i creativi di ogni tipo di costruire un mondo , un'esperienza, una performance, un gioco, un'opera di arte o semplici oggetti virtuali, un evento social e di monetizzare poi attraverso il sistema dei Nft.