Usa, l'ombra della Cina su Apple: primo fornitore nel 2020 grazie ai prezzi
Nel 2020, nonostante la guerra commerciale intavolata da Donald Trump, Pechino è diventato il primo fornitore dell’azienda guidata da Tim Cook
Nel 2020, nonostante la guerra commerciale intavolata da Donald Trump, Pechino è diventato il primo fornitore dell’azienda guidata da Tim Cook, superando anche Taiwan. Secondo un'analisi del Nikkei Asia la società tecnologica lo scorso anno- riporta il The Guardian ripreso da Dagoscopia- ha avuto 51 fornitori con sede in Cina e a Hong Kong. Numeri che se confrontati con il 2018, sono in aumento di 9 punti. Nel 2020, riporta il The Guardian, la più grande azienda tecnologica al mondo e ha venduto più di 300 milioni di dispositivi, tra iPhone, orologi, iPad e Mac, con un business che vale centinaia di miliardi di dollari: un business enorme, che ha alla base una base di produzione gigantesca e un pool di competenze in Cina che nessun altro paese può eguagliare.
Il successo dellle forniture cinesi- secondo il manager di Apple- è dato dai prezzi. "Sono disposti ad assumere attività a basso margine che altri fornitori sono riluttanti a raccogliere", ha affermato. "In questo modo, possono gradualmente salire di livello lavorando con Apple e in seguito possono fare offerte per ulteriori affari la prossima volta", ha aggiunto. Apple utilizza i produttori a contratto per produrre i suoi dispositivi in Cina; ad esempio, Foxconn, Pegatron e Wistron impiegano centinaia di migliaia di lavoratori per assemblare dispositivi Apple in Cina, riferisce il The Guardian. Inoltre, il colosso tech ha cercato di espandere la sua catena di produttori anche in altri paesi asiatici, come l'India. Secondo l'analisi dell'elenco dei fornitori di Reuters nel 2019- riportata dal The Guardian- le fabbriche a contratto di Apple in Cina hanno aggiunto molte più sedi che altrove: Foxconn si è espansa da 19 sedi nel 2015 a 29 nel 2019 e Pegatron è passata da otto a 12. Infine, il colosso tech negli ultimi anni ha anche acquistato sempre più materie prime come chip, cablaggi e circuiti stampati dalla Cina.
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