Medicina
Allattamento al seno, Oms: "Estenderlo a tutti salverebbe migliaia di bambini"
L'Oms conferma che l'allattamento al seno fa bene al bambino e alla mamma e ha un impatto economico positivo. Ancora oggi però non è sufficientemente praticato
Allattamento al seno: l'Oms conferma tutti i benefici di questa pratica non solo per la salute dei bambini e delle mamme ma anche dal punto di vista economico - Salute e benessere
L'importanza dell'allattamento al seno viene pericolosamente sottovalutata. La conferma arriva da uno studio che ha riguardato 100 Paesi e realizzato nell'ambito dell'iniziativa "Alive & Thrive" in vista della settimana dell'allattamento al seno promossa dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e che si tiene dal primo al 7 agosto.
La ricerca conferma che l'allattamento al seno fa bene alla salute di bambini e mamme oltre ad avere un impatto positivo sull'economia. Ancora oggi però per 4 bambini su 10 nel mondo non è l'unico alimento nei primi 6 mesi di vita. Aumentare la percentuale al 100% permetterebbe di salvare più di 820mila vita ogni anno, per un conseguente risparmio di 340 miliardi di dollari annui in spese sanitarie.
Allattamento al seno, quando smettere? I consigli dell'Oms - Salute e benessere
L'Oms raccomanda l'allattamento al seno esclusivo fino a 6 mesi e di affiancarlo poi ad un'alimentazione complementare fino ai 2 anni o più. Il latte materno contiene infatti tutti i componenti essenziali e nelle giuste concentrazioni per un corretto sviluppo del bambino. Inoltre, si tratta di un alimento a costo zero, disponibile in ogni momento e che riduce il rischio di allergie nel piccolo.
Allattare al seno fa bene anche alla mamma: la conferma dell'Oms - Salute e benessere
L'Oms ribadisce poi che allattare al seno fa bene anche alla mamma in quanto riduce il rischio di emorragie post partum, cancro al seno e alle ovaie e osteoporosi dopo la menopausa.
Allattamento al seno: numeri poco incoraggianti nonostante sia una pratica da promuovere - Salute e benessere
Nonostante siano ormai chiari i benefiici dell'allattamento al seno, ancora quasi la metà dei bambini nel mondo non viene nutrito esclusivamente con questa modalità e in Italia, stando ai dati del Ministero della Salute, non è una diffusione ottimale ma "disomogenea nelle varie regioni, con una maggiore distribuzione nel Nord-Est". L'Oms quindi sostiene che per promuovere l'allattamento al seno servano incentivi come "la concessione di un congedo di maternità retribuito per un minimo di 18 settimane e un congedo di paternità retribuito per incoraggiare la responsabilità condivisa", insieme a "un posto di lavoro adatto a supportare la prosecuzione dell'allattamento e assistenza all'infanzia a prezzi accessibili".