Depressione e alimentazione: la carne tra le cause della malattia

Alimentazione e salute: per il suo carattere pro-infiammatorio, la carne aumenta del 20% il rischio di depressione.

Se è noto che la genetica, lo stile di vita e l'ambiente domestico predispongono alla depressione, bisogna tuttavia sottolineare che questi non sono gli unici fattori. Un nuovo importante studio pubblicato nel mese di agosto sulla rivista British Journal of Nutrition, conferma che le nostre abitudini alimentari influenzano direttamente la nostra salute mentale. Una grande consumo di carne e cereali raffinati favorisce la depressione.

Ricercatori americani e australiani hanno voluto studiare il legame tra una dieta composta da pro-infiammatori e il rischio di depressione. Per fare questo, il gruppo di ricerca ha analizzato oltre 6.000 donne australiane con un'età media di 52 anni per dodici anni, dal 2001 al 2013.

Chi abusa di carne ha il 20% di probabilità in più di soffrire di depressione

Sulla base delle loro osservazioni, l'indagine riferisce come menù giornalieri arricchiti di alimenti anti-infiammatori riducono il rischio di depressione. Secondo i ricercatori, le donne che hanno seguito questa dieta ha avuto il 20% in meno di rischio di soffrire di disturbi mentali. La spiegazione è semplice: il cibo chiamato "pro-infiammatorio" stabilizza o aggravare uno stato di infiammazione in tutto il corpo compreso il cervello.

Allineato a questo risultato, uno studio canadese pubblicato sulla rivista Jama Psychiatry nel 2015 riportava come una infiammazione del cervello può causare la depressione. Il cervello di una persona depressa ha il 30% di marcatori infiammatori in più rispetto a quella di una persona sana.

Come diminuire il rischio di depressione tramite una sana alimentazione: limitare la carne rossa

Secondo l'OMS, oltre 350 milioni di persone soffrono di depressione in tutto il mondo. Per limitare il rischio di depressione attraverso l'alimentazione bisonga dunque arricchire la propria dieta di frutta, verdura, pesce, cereali integrali, noci e altri semi oleosi, e alcuni oli come l'olio di colza e Llmitare le carni rosse, salumi, cibi fritti, cereali raffinati, dolci, bibite e bevande zuccherate.