Epilessia terapia: nuovi test per malati di epilessia. Cosa fare per curarla
La malattia dell’epilessia richiede una terapia personalizzata: ecco tutto quello che c’è da sapere sugli attacchi e le crisi epilettiche in adulti e bambini
Terapia epilessia: come si cura l’epilessia negli adulti. Esami del sangue per diagnosticare l’epilessia
Nuove speranze per tutti i malati di epilessia attraverso la terapia di precisione ed i test genetici. Come evidenzia Emilio Perucca, professore di Farmacologia all’università di Pavia, è possibile controllare completamente gli attacchi epilettici attraverso una terapia personalizzata che si avvale di test genetici e di test metabolici. La terapia di precisione serve, dunque, a correggere il difetto alla base della malattia e ad evitare il rischio di mortalità.
“La terapia farmacologica - ha spiegato Perucca - è ancora la più utilizzata ma non è l'unica disponibile. Se prendiamo come successo la scomparsa totale delle crisi, i farmaci funzionano nel 70-75 per cento dei casi, per cui numerosi pazienti sono resistenti. Per questi ultimi, se l'epilessia origina da un'area cerebrale limitata che non ha funzioni particolarmente importanti, la rimozione chirurgica della stessa area può funzionare nel 50-70 per cento dei casi. Poi ci sono altre opzioni come la neurostimolazione o, particolarmente per i pazienti pediatrici, la dieta chetogenica, che permette di ottenere il controllo completo e protratto delle crisi in almeno il 10 per cento di pazienti selezionati che non hanno risposto alla terapia farmacologica".
Epilessia sintomi: come riconoscere un attacco epilettico. I primi sintomi di epilessia in adulti e bambini
Le cause e le manifestazioni dell'epilessia possono essere molto diverse. Il professor Perucca, infatti, evidenzia come nei primi due anni di vita si riscontrano soprattutto epilessie su base genetica, oppure epilessie dovute a sofferenze perinatali, mentre nell'anziano la causa principale è rappresentata da danni cerebrovascolari. Per quanto riguarda le prime crisi epilettiche, queste possono essere associate a forme di irrigidimento del corpo, perdita di coscienza e a mortalità, seppur in casi meno frequenti. Si segnalano, inoltre, brevi episodi di perdita della coscienza che colpiscono prevalentemente i bambini e si possono ripetere anche centinaia di volte al giorno.
Crisi epilettica cosa fare: come comportarsi in caso di attacchi epilettici. Ecco i consigli
Ecco 5 consigli per chi si trova ad assistere ad una crisi epilettica:
1) Quando la persona è già a terra disporre un cuscino sotto la testa per evitare che sbatta il capo su una superficie dura.
2) Dopo le convulsioni, slacciare gli indumenti che possano ostacolare il flusso nelle vie aeree, ruotare la testa di lato e porre il paziente su un fianco per facilitare la respirazione.
3) Evitare l’assembramento attorno alla persona che ha avuto una crisi, durante la fase di recupero.
4) Durante le convulsioni non tentare di aprire forzatamente la bocca per impedire il morso della lingua, o inserire le dita.
5) Non bloccare braccia e gambe agitate dalle convulsioni.
6) Non tentare di somministrare acqua, farmaci o cibo.
7) Chiamare l’ambulanza solo se la crisi dura più di 5 minuti, o se, dopo la crisi, il recupero è lento o ci sono difficoltà nella respirazione, se ci sono crisi ripetute e se ci sono segni di traumi dopo l'attacco.