La medicina spaziale aiuta quella terrestre. Sotto studio l'assenza di gravità - Affaritaliani.it

Medicina

La medicina spaziale aiuta quella terrestre. Sotto studio l'assenza di gravità

Dalla medicina spaziale un aiuto alla ricerca della cura per le malattie terrestri. Sotto studio gli effetti biologici dell’assenza di gravità

La medicina spaziale aiuta la medicina terrestre. Dallo studio degli effetti biologici dell’assenza di gravità informazioni preziose sull’organismo degli esseri viventi


Dall'assenza di gravità che si vive nello spazio o dal suo contrario, l'ipergravità, possono arrivare indicazioni utili per prevenire e curare malattie legate all'invecchiamento e sedentarietà sulla Terra

È questo l'obiettivo dell'esperimento del gruppo HypE (Hypergravity effect on Endothelium), coordinato dalla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, e selezionato dall'Esa (Agenzia spaziale europea) per la campagna 2016 'Spin your thesis!'.

 

I disturbi degli astronauti al loro rientro sono comparabili con gli effetti della vecchiaia

 

I ricercatori, guidati da Debora Angeloni, dovranno fare esperimenti in ipergravità nella 'Large diameter centrifuge', una 'centrifuga' del diametro di 8 metri, che permette di ottenere condizioni di gravità superiori a quella terrestre, installata nel Centro europeo di ricerca spaziale e tecnologica (Estec) in Olanda. 

L'obiettivo è capire i meccanismi molecolari che rispondono a variazioni della forza di gravità nelle cellule che rivestono l'interno dei vasi sanguigni. Le loro alterazioni sono infatti legate a numerosi disturbi riportati dagli astronauti al rientro dalle missioni spaziali, e sono le stesse che si osservano in caso di invecchiamento e prolungata sedentarietà. 

I ricercatori sperano di scoprire dei marcatori di infiammazione e degenerazione utili a prevenire e curare disturbi che colpiscono gli astronauti al ritorno dallo spazio e la popolazione durante l'invecchiamento.