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Coronavirus, vaccino israeliano pronto in tre settimane?

 

Alessandro Pedrini per Affaritaliani.it Milano

Secondo un articolo uscito sul “The Jerusalem Post” a firma di Maayan Jaffe-Hoffman il primo vaccino contro il coronavirus potrebbe essere prodotto da un équipe di scienziati israeliani. A darne l’annuncio è il ministro israeliano della Scienza e della Tecnologia, Ofir Akunis che afferma che “il vaccino sarà pronto in 3 settimane e disponibile all’uomo in 90 giorni”.  

Il ministro ha pubblicamente lodato il Migal (Galilee Research institute) per questo importantissimo passo avanti: “Sono fiducioso che ci saranno ulteriori rapidi progressi che ci permetteranno di fornire una risposta necessaria alla grave minaccia globale rappresentata dal virus.”  

Il leader del gruppo biotecnologico del Migal, il geniale Chen Katz, ha spiegato che ”Il quadro scientifico per il vaccino si basa su un nuovo vettore di espressione proteica. Questo forma e secerne una proteina solubile chimerica che trasporta l’antigene virale nei tessuti della mucosa. Attività mediante endocitosi autoattivata, inducendo l’organismo a formare anticorpi contro il virus”. 

Il team israeliano ha dimostrato che la vaccinazione orale induce alti livelli di anticorpi specifici ani-Ibv. “Abbiamo deciso di scegliere il coronavirus come modello per il nostro sistema, proprio come una prova di concetto per la nostra tecnologia”.

“Siamo nel mezzo di questo processo – ha aggiunto Katz – e speriamo che tra qualche settimana avremo il vaccino nelle nostre mani. Sì, tra qualche settimana, se tutto funzionasse, avremmo un vaccino per prevenire il coronavirus”. 

A quel punto, a vaccino pronto, Migal sarebbe responsabile del suo sviluppo. Il vaccino dovrebbe tuttavia passare attraverso un particolare processo regolatorio, studi clinici e produzione su larga scala.

“Data l’urgente necessità globale di un vaccino contro il coronavirus umano, stiamo facendo tutto il possibile per accelerare lo sviluppo – ha aggiunto David Zigdon, CEO di Migal, secondo il quale il vaccino potrebbe “ottenere l’approvazione della sicurezza in 90 giorni”. 

Si tratterà di un vaccino orale e accessibile al grande pubblico. Zidgon ha concluso il suo intervento con un buon auspicio per il futuro: “In questo momento stiamo discutendo con potenziali partner che possono aiutare ad accelerare la fase di sperimentazione sull’uomo e ad accelerare il completamento dello sviluppo del prodotto finale e le attività normative”

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