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Milano
Discriminazione di genere, violenza sul lavoro: iniziativa di Cgil, Cisl e Uil

Discriminazione di genere, violenza sul lavoro: iniziativa di Cgil, Cisl e Uil

IMPRESE-LAVORO.COM - Milano - In Lombardia 1 donna su 2 ha subito, nel corso della vita, molestie di natura sessuale sul luogo di lavoro. Di queste, 1 su 6 è stata vittima di tali comportamenti negli ultimi tre anni. Ma quante sono le donne che ogni giorno subiscono discriminazioni in ambito lavorativo? Tante e ancora troppe le donne che si rivolgono agli uffici delle Consigliere di parità e agli sportelli dei sindacati aperti su tutto il territorio lombardo per denunciare situazioni di discriminazioni, dirette e indirette di ogni natura, comportamenti lesivi della dignità delle persone che colpiscono soprattutto le donne, ma in diversi casi anche gli uomini, fino a molestie e violenze. Situazioni, quelle incontrate, che richiamano, una volta di più, l'urgenza di interventi concreti. In questa direzione va il protocollo d'intesa siglato oggi tra la Consigliera di Parità regionale, Carolina Pellegrini, e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Lombardia Elena Lattuada, Ugo Duci e Danilo Margaritella. Il documento ribadisce il consolidato rapporto di collaborazione e intende rilanciare le azioni mirate a creare migliori condizioni di lavoro per le lavoratrici e i lavoratori nella nostra regione. La Consigliera di Parità e i sindacati si impegnano, dunque, a promuovere l'adozione di politiche che promuovano la parità di genere, una maggior condivisione fra donne e uomini dei bisogni di cura di minori, anziani e disabili, equale accesso alla carriera e al riconoscimento economico, in linea anche con quanto previsto dall’Obiettivo 5 dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Ecco alcuni tra gli impegni condivisi: promuovere azioni finalizzate alla prevenzione e al contrasto di ogni forma di violenza di genere, molestie e vessazioni in ambito lavorativo incentivare le aziende, pubbliche e private, alla sperimentazione e adozione di politiche aziendali di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro per donne e uomini anche attraverso sperimentazioni creative nell’ambito dell’organizzazione del lavoro sviluppare un’adeguata formazione e sensibilizzazione sui temi della parità, pari opportunità e non discriminazione, anche all’interno degli organismi bilaterali cooperare per vigilare sulla corretta applicazione nei luoghi di lavoro delle normative in tema di parità, pari opportunità e rappresentanza. Carolina Pellegrini, Consigliera di parità regionale della Lombardia, sottolinea che “dopo anni di costruttiva e concreta collaborazione con le organizzazioni sindacali, ci è sembrato giusto ed utile ribadire un impegno nella consapevolezza che il mondo del lavoro è in continuo cambiamento e movimento. Nuovi bisogni e nuovi scenari impongono un rinnovato impegno sempre più concreto e rispondente alla realtà. Non ci si può più permettere di utilizzare vecchi schemi e vecchie logiche. La formalità di questo atto sottoscritto è anche per noi sostanza di un impegno”. Elena Lattuada, segretaria generale Cgil Lombardia, afferma “l’impegno del sindacato nell’azione di tutela individuale e di contrattazione collettiva sempre più orientata a promuovere il valore delle differenze e delle parità di opportunità che, anche in un mercato del lavoro vivace come quello della Lombardia, non sono scontate”. Ugo Duci, segretario generale Cisl Lombardia, ricorda che “la Cisl Lombardia ha assunto nella mozione conclusiva del proprio congresso l'impegno a contrastare il fenomeno delle molestie e delle violenze nei luoghi di lavoro. L'impegno si sta concretizzando attraverso iniziative di formazione e contrattazione mirate, ma anche con l'apertura di punti di ascolto e sportelli Cisl dedicati alle vittime di violenze e discriminazioni (ad esempio a Milano e a Monza) e con il costituirsi parte civile accanto ad una lavoratrice, nel processo per un grave episodio di violenza”. Danilo Margaritella, segretario generale Uil Milano e Lombardia, afferma che “il protocollo firmato oggi con la Consigliera di Parità Regionale rinnova la collaborazione, avviata nel 2013, per la corretta applicazione della normativa antidiscriminatoria e il sostegno delle azioni positive per rimuovere gli ostacoli alla parità tra lavoratori e lavoratrici. Questo protocollo, impegnando le parti a combattere il persistente squilibrio di genere nell'accesso al lavoro ed alla progressione di carriera, la discriminazione, le molestie sessuali e le violenze al lavoro, si inserisce in un quadro sociale e politico che finalmente mette nuovamente al centro le pari opportunità attraverso l’istituzione di un Ministero dedicato. Fra le prossime azioni del governo, ci auguriamo che le anticipazioni di una legge contro il gap salariale diventino una atto concreto contro un divario retributivo che, secondo l’Eurostat, determina un guadagno del 4,1% in meno delle donne rispetto agli uomini”.

 

 
 
 
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