Milano
Garlasco, perchè Sempio e il suo team sono a Roma: "La perizia di Albani? Una pistola ad acqua"
Garlasco, Andrea Sempio e i suoi avvocati nei laboratori di Genomica a Roma per prepararsi all'udienza del 18 dicembre. Cataliotti: "Abbiamo alcune domande per la genetista Albani"

Andrea Sempio
Garlasco, perchè Sempio e il suo team sono a Roma: "La perizia di Albani? Una pistola ad acqua"
Prosegue a Roma, nei laboratori di Genomica di via Tiburtina, l’incidente probatorio disposto nell’ambito delle nuove verifiche sul delitto di Garlasco. Arrivando sul posto, l’avvocato Liborio Cataliotti, difensore di Andrea Sempio, ha spiegato che il lavoro di analisi sulla perizia genetica firmata da Albani è ormai in fase conclusiva. “Stiamo esaminando la perizia riga per riga, mancano una ventina di pagine e contiamo di chiudere il lavoro oggi”, ha dichiarato il legale, precisando che ogni passaggio viene valutato per verificarne la piena condivisibilità o l’eventuale necessità di approfondimenti. A Roma anche lo stesso Sempio ed Angela Taccia.
Cataliotti: "Abbiamo alcune domande da fare alla genetista"
La difesa ha predisposto una serie di quesiti tecnici da sottoporre alla perita. “Abbiamo preparato una decina di domande pacate, non polemiche e non finalizzate a ribaltare l’esito della perizia”, ha spiegato Cataliotti, sottolineando che l’obiettivo è chiarire alcuni aspetti complessi del documento. In particolare, le richieste riguardano la necessità di rendere comprensibili determinati passaggi tecnici anche a chi non ha competenze scientifiche specifiche. “Ci sono termini chiarissimi per un genetista ma non per un giudice popolare di una Corte d’Assise. Chiediamo una spiegazione, una semplificazione, un’interpretazione autentica”, ha aggiunto.
La perizia di Denise Albani? Una “pistola ad acqua”
Il legale è tornato anche sull’espressione che ha fatto discutere, definendo la consulenza una “pistola ad acqua”. “Quando la prova venne disposta era stata presentata come quella che avrebbe potuto inchiodare l’assassino, la prova dell’ultimo contatto avuto con l’autore del delitto dalla vittima”, ha ricordato. “Alla luce degli esiti si è rivelata tutt’altro: con il senno di allora era una pistola fumante, con il senno di oggi è una pistola ad acqua”. Secondo Cataliotti, la perizia non ha alcuna utilità in una prospettiva accusatoria. “Lo ripeto: si tratta di una prova totalmente inutile in una prospettiva d’accusa. Ovviamente non è neppure una prova a difesa: è acqua che scorre sotto i ponti”.
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Il difensore ha poi richiamato le conclusioni già raggiunte in altri passaggi processuali. Dai periti nominati dai giudici, fino alle valutazioni espresse dal professor Giardina, le analisi avrebbero portato a risultati sovrapponibili: reperti misti, non individualizzanti, incapaci di stabilire con certezza la natura e il momento del contatto.
“Quando una comparazione non può dare un risultato scientificamente certo, non può darlo”, ha sottolineato Cataliotti, ricordando anche l’orientamento della Corte di Cassazione sui dati non consolidati perché privi delle repliche previste dai protocolli scientifici.
Garlasco, verso l’udienza del 18 dicembre
In vista dell’udienza fissata per il 18 dicembre, la difesa di Sempio si dice tranquilla. “Siamo curiosi e sereni. L’esito è quello che ci aspettavamo. Non recriminiamo, non ci arrabbiamo e non festeggiamo, perché la scienza non è una materia elastica che si piega alle convenienze”, ha concluso l’avvocato.
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