In Italia non impariamo mai dagli errori. Su scuola e Tpl, ad esempio...

ASCOLTA LA RUBRICA "PINOCCHIO" OGNI GIORNO SU RADIO LOMBARDIA (100.3), IN ONDA ALLE 19.10 DURANTE IL PROGRAMMA DI APPROFONDIMENTO "PANE AL PANE" E IN REPLICA IL GIORNO DOPO ALLE 6.45

Sarà che sono figlio di un professore di elettronica, però una delle cose che più mi infastidisce è il non imparare dagli errori e soprattutto, una volta che sono state individuate le cause, non ricavare gli effetti in modo consequenziale. E dunque, vediamo un po'. Durante l'estate, ovvero durante la pausa tra la prima e la seconda ondata, esce una bruttissima disamina del direttore generale di Atm Arrigo Giana che dice che sulle scuole è mancato il coordinamento con i mezzi pubblici eccetera eccetera. Una cosa molto dura, ma che andava letta con attenzione. Bene, stiamo andando verso le feste di Natale. Qualcuno ha sentito parlare di accordi, studi, rapporti tra ministero dell'Istruzione e aziende di trasporti? Io no. Ma forse è un problema mio. Siamo nella pausa, ormai, della seconda ondata, e la terza arriverà. Inutile dire che non ci sarà, perché ci sarà sicuramente. Che cosa stiamo facendo per prepararci, a parte polemizzare e colpevolizzare tutti, da chi va a sciare a chi va a comprare cose per le quali lo Stato prevede un cashback? Secondo me, pochino. In particolare stiamo facendo quel che ci viene meglio: organizzare rimpasti di governo. Ci sarebbe da sottoporre ai territori il piano di investimento infrastrutturale: dove finiranno i miliardi di euro del recovery fund. Dire alla tal provincia che sistemeranno quel tal ponte. Invece zero, nulla, nisba. Anche sulla Lombardia, invece di procedere a una revisione della sanità - prevista, che è in corso - rapida, efficace, già durante le feste di Natale, con tutta probabilità se ne discuterà a gennaio. Quando saremo nel casino di nuovi contagi, della distribuzione problematica dei vaccini. Come al solito, quando abbiamo tempo lo perdiamo. Il problema è che il tempo, a differenza dei soldi, non lo si può recuperare. Esattamente come le vite umane.