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Maxirissa a Peschiera, sul treno da Milano ben 1.600 persone
Maxi-rissa e violenze a Peschiera sul Garda (TikTok-Instagram)

Maxirissa a Peschiera, sul treno da Milano ben 1.600 persone

Disordini e maxirissa a Peschiera: solo sul treno partito da Milano poco dopo le 11 di mattino del 2 giugno scorso e diretto a Peschiera sono state registrate 1.600 persone, un afflusso mai registrato. Lo riferisce Ansa. Il particolare e' emerso nel corso del confronto avvenuto oggi tra il prefetto di Verona, Donato Cafagna, e i sindaci della sponda veneta del lago di Garda per parlare della maxirissa avvenuta tra Peschiera e Castelnuovo. A riferire il particolare, racconta il sindaco di Castelnuovo, Giovanni Dal Cero, sono stati i responsabili di Trenord.

"Per loro e' stato un flusso completamente anomalo - racconta il primo cittadino gardesano - cosi' come anomalo era l'orario, perche' di solito chi parte da Milano per arrivare sul lago prende il convoglio del primo mattino". Rispetto a questo, spiega Dal Cero, "Trenord si e' impegnata a comunicare anche nell'immediato situazioni di questo tipo. Possono chiamarci e dire 'signori sta arrivando un treno con un numero anomalo di persone'".

Maxirissa a Peschiera, i sindaci chiedono il daspo urbano

"Tutti i sindaci della sponda veronese del lago di Garda hanno chiesto piu' agenti, facendo presente che la stagione turistica ormai va da aprile a ottobre". Lo dice il primo cittadino di Castelnuovo, Giovanni Dal Cero, illustrando quanto emerso nel pomeriggio dal confronto dei sindaci, di Trenord e Trenitalia con il Prefetto di Verona, dopo la maxirissa avvenuta il 2 giugno e le molestie subite sul treno che le riportava a casa da cinque ragazze lombarde.

"E' stato proposto di ragionare sul daspo urbano - aggiunge - e di potenziare le forze dell'ordine in servizio nella zona. Da parte dei sindaci e' stata espressa la massima disponibilita' anche a livello economico e di struttura per alloggiare gli agenti in piu'". Dal parte del Prefetto, riferisce sempre Dal Cero, "e' stato posto l'accento sulla necessita' di potenziare il servizio ferroviario, cambiando i convogli piu' vecchi privi di telecamere, di garantire la sicurezza della stazione di Peschiera, ritenuta troppo piccola per contenere flussi di persone cosi' importanti e di una maggior presenza della Polfer.

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