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Pa, l'arretratezza digitale costa all'Italia 30 miliardi all'anno

Pa, l'arretratezza digitale costa all'Italia 30 miliardi all'anno

Prima la Finlandia, ultima la Bulgaria e non troppo distante (24esima su 28 Paesi dell’Unione) è l’Italia sul processo di digitalizzazione nell’analisi della Commissione con la diffusione dell’indice dell'economia e della società digitale (DESI), un documento che sintetizza gli indicatori pertinenti sulle prestazioni digitali dell'Europa e tiene traccia dell'evoluzione degli Stati membri dell'UE nella competitività digitale.

“La riflessione sull’approfondimento del tema della digitalizzazione della pubblica amministrazione proposta dalle giornaliste Milena Gabanelli e Rita Querzè su Corriere- commenta Domenico Picciano, Head of Public Sector  Ntt Data Italia (la multinazionale con base in Giappone, che ha 8 uffici e 3500 dipendenti in Italia, ha contratti attivati in 10 regioni italiane ed ha vinto due dei 5 lotti di gara indetti da Sogei per la fornitura dei sistemi gestionali integrati)- è il nostro monito per invitare a riflettere non solo sull’evoluzione digitale del Paese, ma anche su quella economica. È fondamentale capire che digitalizzazione non significa dematerializzazione quando si guarda al dato riguardante lo scarso utilizzo dei sistemi da parte dei cittadini si dovrebbe ragionare proprio su questo. Un procedimento amministrativo non ripensato e ridisegnato con un approccio digitale non è utile". 

Il risparmio stimato da Confindustria Digitale quantifica in circa 30 miliardi di euro l’anno i costi dell’inefficienza pubblica, pari a 2 punti di Pil. I benefici che produrrebbe la trasformazione digitale della pubblica amministrazione italiana li ha calcolati il Politecnico di Milano: 25 miliardi di euro l’anno al bilancio dello Stato. A che punto siamo? -è la domanda che arriva dalle pagine del Corriere. “Nonostante tentativi lodevoli, fino ad oggi è mancata una visione d'insieme di lungo periodo- risponde Picciano- . Per vedere quanto la strada della digitalizzazione sia ancora lunga  basta confrontare la differenza che c'è tra prenotare un volo online e richiedere un contributo alla pubblica amministrazione in maniera telematica. Fortunatamente ci sono anche degli aspetti positivi, come i sistemi di interoperabilità e gli Open Data, ambiti in cui miglioriamo di anno in anno”

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