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Ruby Ter, la Procura di Milano chiede sei anni per Berlusconi
Silvio Berlusconi

Ruby Ter, la Procura di Milano chiede sei anni per Berlusconi e la confisca di oltre 10 milioni

Processo Ruby Ter, la Procura di Milano ha chiesto di condannare a 6 anni Silvio Berlusconi imputato per corruzione in atti giudiziari. La Procura di Milano ha inoltre chiesto di confiscare una somma di 10 milioni e 800mila euro all'ex Cav come "prezzo della corruzione". Per Karima "Ruby" El Mahroug, imputata a sua volta per corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza, la richiesta è invece di cinque anni.

La Procura di Milano chiede la condanna per altre 27 persone

Oltre a Silvio Berlusconi, la procura di Milano ha chiesto la condanna di altre 27 persone co-imputate, a vario titolo, con l'ex presidente del Consiglio per corruzione in atti giudiziari, falsa testimonianza e riciclaggio nel processo Ruby Ter. Solo per la posizione di Luca Pedrini, collaboratore e amico di Nicole Minetti, il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e il pm Luca Gaglio hanno chiesto l'assoluzione.

Ruby Ter, chiesti sedici mesi per la senatrice Rossi

Le pene richieste per gli altri imputati vanno da minimo da 1 anno e 4 mesi per la senatrice ex Forza Italia Mariarosaria Rossi, a cui e' contestata solo la falsa testimonianza, a un massimo di 6 anni e mezzo per Luca Risso, ex fidanzato di "Ruby" accusato anche di riciclaggio. Per le cosiddette ex "olgettine" i rappresentanti dell'accusa hanno chiesto condanne che variano dai 3 anni e 4 mesi ai 5 anni di reclusione. Quelle piu' alte riguardano le posizioni di Barbara Guerra e Alessandra Sorcinelli.

Ruby Ter, la Procura chiede la confisca di 2,7 milioni alle Olgettine

Tra le richieste di confisca avanzate dai pm del caso Ruby ter al termine della loro requisitoria ci sono anche quelle per un totale di circa 2,7 milioni di euro a carico della ventina di ragazze, ex ospiti delle serate ad Arcore. Oltre alle istanze di confisca, dunque, di quasi 11 milioni di euro a carico di Berlusconi, di 5 milioni per Karima El Mahroug e di 3 milioni per l'ex compagno Luca Risso, ci sono quei 2,7 milioni che portano le richieste di confisca totale a quasi 22 milioni di euro. Tra l'altro, i pm hanno anche chiesto di confiscare quattro immobili, tra cui le due ville da un milione di euro a Bernareggio, nel Milanese, messe a disposizione di Barbara Guerra e Alessandra Sorcinelli da parte dell'ex premier. I pm hanno chiesto anche ai giudici di applicare con la sentenza sequestri preventivi su tutte le somme e i beni che hanno chiesto di confiscare.

Il legale di Berlusconi: "Non sono sorpreso della richiesta di condanna"

"Non sono sorpreso, e' un processo in cui da anni la procura continua con la sua prospettazione accusatoria, io credo che noi si abbia argomenti molto solidi per ottenere una definizione assolutoria di tutte le contestazioni che sono state elevate a Silvio Berlusconi: dalla A alla V, l'A di Amarghioalei fino alla V di Visan". Lo ha detto l'avvocato difensore Federico Cecconi commentando con i cronisti la richiesta di condanna a 6 anni per l'ex presidente del Consiglio imputato nel processo milanese Ruby ter. "Anche ci fosse stata una richiesta di pena, lo dico provocatoriamente, di un giorno non ci avrebbe soddisfatto. Qui si tratta dire se e' o non e' reato. Noi riteniamo sommessamente che il reato non c'e'" ha aggiunto.

Ruby Ter, il pm:"Berlusconi sostenne le spese compulsive di Karima"

In mattinata si era svolta la requisitoria dei pm. "Le centinaia di migliaia di euro che Karima spendeva le venivano consegnate, tramite il suo legale Luca Giuliante, da Berlusconi; lei piu' di così non poteva spendere, piu' di così c'era solo buttare i soldi dalla finestra. Soffre in quel periodo di una vera e propria compulsione a spendere". Lo ha spiegato il pm di Milano, Luca Gaglio, nella requisitoria del processo sul caso Ruby ter a carico di Silvio Berlusconi, della stessa Ruby, di Giuliante e altri 26 imputati.

Ritmo di spesa di Ruby: taxi, ristoranti e alberghi di lusso, champagne costosi

Il pm ha ricordato molte delle prove già agli atti sul ritmo di spesa di Ruby 'foraggiato' dall'ex premier, tra cui "i taxi da Genova a Milano, ristoranti e gli alberghi di lusso, dove spendeva anche 1.400 euro in una notte, gli champagne piu' costosi anche con le scritte fluorescenti". In quel periodo Karima El Mahroug, secondo il pm, "e' come le persone che vincono la lotteria e prima spendono, spendono, poi arriva la depressione e anche il rischio suicidio è alto". "Karima era inaffidabile - ha detto ancora Gaglio - e il progetto era non farla testimoniare ed è stata fatta volare via per non farla testimoniare". In particolare, tra dicembre 2012 e gennaio 2013, quando avrebbe dovuto deporre nel processo Ruby 1 (Berlusconi fu poi assolto in via definitiva). Ruby, ha spiegato il pm, "si incontrò con Maria Rosaria Rossi", senatrice, ex fedelissima del Cavaliere e imputata anche lei, "e ricevette i soldi per andare in Messico", assieme all'allora fidanzato, anche lui imputato. 

Il pm di Milano: "Karima come la moglie di Mario Chiesa"

Karima El Marough, la giovane marocchina più conosciuta con il soprannome di Ruby, come la moglie di Mario Chiesa, l'ex presidente del Pio Albergo Trivulzio di Milano che fu arresto il 17 marzo 1992 dando il via alla stagione delle inchieste di Tangentopoli. Il paragone è del pm di Milano, Luca Gaglio: nel corso della sua requisitoria nell'aula del processo Ruby ter, che vede Silvio Berlusconi e altre 28 persone imputate a vario titolo per corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza, il magistrato ha accostato la figura di Ruby a quella della moglie di Chiesa che, dopo aver scoperto il tradimento del marito, si presenta in procura e "va a vuotare il sacco" in procura raccontando ai magistrati milanesi dei soldi nascosti da Chiesa in un conto svizzero. Per il pm Gaglio, Ruby fece lo stesso: scoprì che il suo compagno di allora, Luca Risso, la tradiva in Messico e così "la sua rabbia diventa esplicita" e da quel momento in avanti "non fa che ripetere che le risorse da lui utilizzate" per avviare un'attività imprenditoriale in Messico "sono soldi suoi"

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