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Sala: "Non lascio niente dopo di me? Solita tiritera di Salvini"
Beppe Sala

Sala: "Non lascio niente dopo di me? Solita tiritera di Salvini"

Secondo Salvini io “non lascerei niente nel cassetto” per chi verrà dopo di me. Certo, solo per fare degli esempi, i progetti per la rigenerazione degli ex scali ferroviari (approvati nel mio mandato dopo più di 10 anni di discussioni in Consiglio Comunale), le Olimpiadi Invernali 2026, l’acquisita reputazione internazionale di Milano non sono niente. La solita tiritera salviniana che ormai non convince nemmeno più i suoi compagni di partito...": così il sindaco di Milano Beppe Sala replica su facebook alle esternazioni del leader della Lega Matteo Salvini, oggi a Sesto San Giovanni.

Salvini ha parlato del candidato del centrodestra per le elezioni milanesi del 2021: "C'e' piu' di una persona disponibile nel mondo dell'impresa, del lavoro, delle professioni - ha detto - qui c'e' una citta' ferma, Sala lascia nel cassetto poco o niente a chi verra' dopo di lui. Tutto quello che e' stato fatto in questi anni e' frutto delle amministrazioni precedenti". Per il nome del candidato, ha aggiunto, "io conto dopo l'estate, insieme a tutta la squadra, non sara' una scelta della Lega ovviamente, di proporre ai milanesi la possibilita' di cambiamento. Sono convinto che dopo le Regionali di autunno anche le Comunali della prossima primavera saranno un segnale chiaro di come la pensano gli italiani veri". Ci saranno incontri con gli altri partiti? "A fine agosto, adesso in Lombardia ci stiamo occupando di far arrivare i soldi in Comune".

A Sala controreplica Stefano Bolognini, commissario provinciale della Lega: “Il sindaco Sala, anche oggi, ha sbagliato bersaglio. Invece di prendersela con Matteo Salvini per una sua amara constatazione su come è gestita la città di Milano, dovrebbe guardare in casa propria. Non è certo colpa della Lega se la città è ferma e tutte le grandi opere in cantiere o sono al palo o procedono molto lentamente. Gli scali ferroviari, il nuovo stadio di San Siro, il grande progetto di riapertura dei Navigli, i tanti immobili pubblici abbandonati e occupati abusivamente. Tanto marketing e poco arrosto, si direbbe”. “Per quanto riguarda i giochi olimpici – sottolinea il Commissario leghista – vorrei rinfrescare la memoria al sindaco che, in maniera anche un po' arrogante, rivendica come “sue” le Olimpiadi. Mi preme ricordargli che, senza il fondamentale (e da tutti riconosciuto, tranne che da lui) stimolo e contributo di esponenti della Lega come l’allora sottosegretario Giancarlo Giorgetti e i Governatori Attilio Fontana e Luca Zaia, la kermesse sarebbe stata certamente assegnata ad un altro territorio”. “E la riprova di ciò – conclude Bolognini – la troviamo nella questione del Tribunale dei Brevetti. Dopo l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, la sede andrà spostata e Milano sarebbe in corsa. Peccato che, da una parte c’è un Governo che non decide niente quando si parla di investimenti, e dall’altra, constatiamo, ancora una volta, quanto contino le richieste di Sala nei pressi di Palazzo Chigi, cioè meno di zero. Consigliamo di occupare il tempo con una telefonata a Roma per parlare di questi argomenti, invece che usarlo per i monopattini o per i suoi consigli di lettura”.

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