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Milano
Scuola: a Milano protesta dei genitori. Sala: accoglieremo tutti
Giuseppe Sala

Scuola, Sala rassicura i genitori: accoglieremo tutti i bambini

"Non sono tipo da fare promesse al vento, ma su questa faccenda vi prometto che la risolveremo perché ci stiamo lavorando con estrema serietà: stiamo vedendo plesso scolastico per plesso scolastico e sono convinto che potremo accogliere tutti e io sarò felice di andare nei nidi e nelle scuole per l'infanzia, una per una, a settembre". Lo ha assicurato con un video su Facebook il sindaco di Milano, Beppe Sala, che ha voluto tranquillizzare i milanesi sull'iscrizione in nidi e scuole per l'infanzia dei 3mila bambini che non hanno ancora avuto l'ok da Palazzo Marino.

"Sento molta preoccupazione, più che comprensibile, in città rispetto alla questione nidi e scuole per l'infanzia", ha esordito Sala. "Il comune di Milano - ha spiegato il sindaco - ad oggi non ha ancora confermato l'iscrizione a 3mila bambini" e la ragione sarebbe perché le linee guida del governo, "arrivate poche settimane", chiedono di "prevedere un affollamento ridotto rispetto ai criteri applicati nel contesto di classe di ordine superiore" senza però aiutare a "capire quanti bambini" possano di fatto esserci in classe. Una problematica, ha indicato Sala, che hanno "tutti i sindaci delle grandi città, siamo tutti in enorme imbarazzo". Per accelerare i tempi e individuare una soluzione il sindaco ha annunciato che incontrerà domani i rappresentanti sindacali di chi lavora nei nidi e nelle scuole dell'infanzia, "chiedendo un aiuto e chiedendo di accelerare i tempi". 


Scuola: a Milano protesta dei genitori per nidi e materne

Protesta via social dei genitori milanesi che attendono di sapere se i figli rientrano in coloro che potranno frequentare le scuole d'infanzia e i nidi del Comune a settembre. L'assessore all'Educazione e Istruzione del Comune di Milano, Laura Galimberti, aveva lanciato l'allarme alcuni giorni fa spiegando che senza linee guida e indicazioni su come gestire gli spazi nell'emergenza post Covid a settembre rischiano di rimanere esclusi dalle aule 3 mila bambini. Il Comune ha inviato le mail alle famiglie assegnatarie dei posti, che potranno aderire o rifiutare ma intanto sulle pagine social del Comune e dei consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, arrivano le proteste dei genitori.

"Se sei un genitore milanese con figli 0-6, in queste ore sei diviso tra sollievo - per aver ricevuto la fatidica email dal Comune di Milano che chiede di accettare o rifiutare il posto al nido o materna, oppure ansia per non aver ricevuto nulla - scrive una mamma sulla pagina Facebook di una consigliera comunale Pd -. E ti chiedi: i miei figli saranno tra quei 3.000 bambini che non saranno accolti nei servizi pubblici?". E ancora un padre scrive "caro Sindaco Beppe Sala, ci fareste gentilmente sapere cosa succedera' a chi sara' escluso dal sistema scolastico, dopo esservi peraltro entrato?".

La capogruppo di Milano Progressista in Comune, Anita Pirovano, ha spiegato che "non nascondo una forte preoccupazione e un po' di imbarazzo per questa situazione che e' allarmante e che coinvolge a pieno titolo anche il livello istituzionale cittadino". Mentre per Matteo Forte di Milano Popolare, all'opposizione, "la giunta Sala, tra un video social del sindaco e uno spot con rapper di successo, si e' dimenticata dei servizi per l'infanzia di sua stretta competenza". 

Scuola: Pd Milano, impegno per confermare posto 3mila bimbi

l Partito democratico al Comune di Milano, insieme all'assessore a Educazione e Istruzione, Laura Galimberti, "sta lavorando perche' nel minor tempo possibile sia confermato il posto a tutti e 3.000 i bambini" che hanno fatto domanda per le scuole d'infanzia e i nidi e che sono a rischio a causa di come sono stati ricalcolati gli spazi dopo l'emergenza Covid. Lo sottolinea il partito in una nota. "Per precise responsabilita' di Regione Lombardia e del Ministero dell'Istruzione, che da mesi non provvedono ad emanare gli atti di indirizzo e le linee guida in tema di accesso a nidi e materne - aggiungono i consiglieri - il Comune di Milano e' stato costretto ad un atto di chiarezza, comunicando che, stando cosi' le cose, 3.000 bambine e bambini perderebbero il diritto a poter accedere a nidi e materne. E' giusto ricordare come ad essere penalizzati da questa situazione sarebbero, non solo le bimbe e i bimbi, ma i genitori, e in particolare le mamme, che si troverebbero in condizioni inconciliabili tra impegni lavorativi e familiari". 

Scuola: Mascaretti (Fd'I), bimbi esclusi da nidi potevano essere ospitati in immobili comunali occupati

Il capogruppo di Fratelli d'Italia al Consiglio comunale di Milano, Andrea Mascaretti, in una nota replica all'ex assessore Pd Pierfrancesco Majorino che in merito ai posti mancanti per gli asili nido a Milano punta il dito contro Regione Lombardia accusandola di non avere fornito le linee guida necessarie. "Non e' cosi' - sostiene Mascaretti - i posti mancano proprio perche' le linee guida sono state date e il Comune non e' stato in grado di attuarle reperendo nuovi spazi resi necessari dalle norme di distanziamento indicate". "Un compito - continua il consigliere di Fratelli d'Italia - ancora piu' arduo per la giunta Sala, visti i molti immobili comunali che potevano essere utili allo scopo, ma non sono disponibili perche' occupati abusivamente da anni, senza che da Palazzo Marino sia stato fatto nulla per sollecitarne lo sgombero". "Majorino la smetta di farsi distrarre dalle pagliuzze - conclude Mascaretti - e cerchi di aiutare i suoi ex compagni di viaggio a rimuovere le molte travi che si sono disseminati da soli sul cammino". "I nostri territori - sottolinea Otello Ruggeri, presidente del Circolo Nord - Est Milano di Fratelli d'Italia - sono costellati di occupazioni abusive di immobili pubblici, che da anni chiediamo inascoltati siano restituiti alla collettivita'. Penso agli ex Bagni Pubblici di Via Esterle che da soli potevano coprire le esigenze di tutta via Padova e dintorni, o all'ex liceo Omero di Bruzzano e a molte altre realta' come queste occupate senza titolo da gruppi di autonomi". "Quanti bambini avrebbero potuto ospitare oggi - si chiede infine Ruggeri - se fossero stati sgomberati e ristrutturati quando lo chiedevamo noi anni fa?".

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