Trenord, la sfida di Cinzia. Commento
Pare proprio che la terza volta sia quella giusta. O, perlomeno, è quello che ci si aspetta. Per Trenord Cinzia Farisè potrebbe essere la donna giusta. Un percorso lungo l’ha portata al ruolo di ad. Un vero e proprio viaggio, e non si parla solo di quello “fisico” che dall’India, dove gestiva la Prysmian, l’ha riportata in patria, ma in quello manageriale della società, che ha visto due rinunce (un po’ comiche e un po’ tragiche a dirla tutta) e finalmente al terzo colpo, quello buono. Cinzia Farisè, dunque. Nessuno, nella politica, la conosce fino in fondo. Tutti ne parlano come di una donna dal polso forte. Secondo i bene informati, dal suo arrivo si è totalmente immersa nel lavoro. Ha trovato problemi. Anzi, montagne di problemi. Un servizio ferroviario che aveva perso slancio, inefficienze, stranezze. Si è letteralmente immersa. Adesso sta provando a nuotare, dando prova di avere - come si diceva - polso e idee precise. Ha mandato via lo storico capo del personale Stefano Conti, subito santificato da alcuni. Un motivo ci sarà. Di certo è un punto di svolta, per Trenord. Vedremo se riuscirà a risollevare i report della puntualità i cui report - nell’ultimo anno - hanno preoccupato non poco la Regione Lombardia. E vedremo se riuscirà a mettere le mani in quel complicato impasto di legami, amicizie, parentele, e tutto il resto che impedisce alla società di andare avanti con tutta la sua potenzialità.
@FabioAMassa