Akio Toyoda svela GR GT e LFA Concept: rinasce il mito Shikinen Sengu - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 08:16

Akio Toyoda svela GR GT e LFA Concept: rinasce il mito Shikinen Sengu

Akio Toyoda svela il futuro sportivo: GR GT, GT3 e Lexus LFA Concept uniscono la potenza del V8 all'elettrico nel segno della tradizione giapponese Shikinen Sengu.

di Giovanni Alessi

C'è un filo rosso sottile, quasi invisibile ma resistente come l’acciaio, che lega il passato glorioso dell'automobilismo giapponese al suo futuro incerto ed elettrizzante.

A tenerlo saldamente tra le mani è Akio Toyoda, conosciuto in pista con l'alias di Master Driver Morizo. Non è solo un presidente, è un uomo che vive l'auto come un'estensione del proprio corpo e che, con la presentazione della GR GT, della GR GT3 e della visionaria Lexus LFA Concept, ha deciso di lanciare un messaggio potente al mondo intero. Queste vetture non sono semplici esercizi di stile o dimostrazioni di forza industriale; sono la materializzazione di una convinzione profonda, ovvero che certe competenze, quella sensibilità meccanica che fa battere il cuore agli appassionati, non debbano andare perdute, ma tramandate.

Il rito dello Shikinen Sengu applicato ai motori

Per comprendere la genesi di questi tre capolavori, bisogna immergersi nella cultura del Sol Levante. Toyoda ha evocato il concetto di Shikinen Sengu, un rituale shintoista che lascia attoniti gli occidentali per la sua lungimiranza. Immaginate i grandi santuari giapponesi: ogni vent'anni vengono completamente ricostruiti. Non perché siano vecchi o pericolanti, ma per un motivo molto più nobile. Si ricostruisce tutto, dalle fondamenta agli arredi sacri, per permettere ai maestri artigiani di insegnare le tecniche alle nuove generazioni. Architetti, falegnami, fabbri lavorano fianco a fianco, assicurando che il "saper fare" non muoia con i vecchi maestri. Le nuove supercar di Toyota Motor Corporation sono esattamente questo: il tempio che viene ricostruito. Posizionate all'apice della piramide sportiva, seguono le orme leggendarie della Toyota 2000GT e dell'indimenticabile Lexus LFA. Sviluppate in simbiosi, queste tre vetture condividono un DNA fatto di baricentro basso, ossessione per la riduzione del peso, rigidità strutturale e un'aerodinamica che fende l'aria come una katana. È il tentativo di preservare l'arte della costruzione automobilistica, iniettandole però le tecnologie del domani.

GR GT: il ruggito del V8 e la sfida dell'alluminio

La punta di diamante di questo progetto è senza dubbio la GR GT. Qui non stiamo parlando di una vettura nata in una sala riunioni guardando file Excel, ma di una macchina forgiata sull'asfalto. Il Master Driver Morizo è stato categorico con i suoi ingegneri: "Voglio che vi impegniate al massimo, voglio che spingiate oltre ogni limite". Una richiesta che suona quasi come una sfida marziale. Il risultato è una vettura a motore anteriore e trazione posteriore che porta al debutto assoluto un telaio Toyota interamente in alluminio. La scelta di questo materiale non è casuale: garantisce una rigidità torsionale eccezionale mantenendo l'ago della bilancia verso il basso, un fattore critico per le prestazioni. Sotto il lungo cofano pulsa un cuore meccanico che rifiuta di arrendersi al silenzio: un V8 biturbo da 4,0 litri di nuova evoluzione. Per garantire prestazioni costanti anche sotto le forze G laterali più estreme, il propulsore è dotato di lubrificazione a carter secco. Ma è nella trasmissione che si vede la raffinatezza tecnica: un tubo accoppiato in fibra di carbonio trasferisce la potenza al posteriore, dove troviamo un cambio automatico a otto marce in configurazione transaxle. L'aggiunta di un singolo motore elettrico e di un differenziale meccanico a slittamento limitato completa un pacchetto che promette di essere tanto brutale quanto gestibile. Lo sviluppo ha visto coinvolti piloti del calibro di Tatsuya Kataoka e Hiroaki Ishiura, che continuano tutt'ora il ciclo di "testare, portare al limite e migliorare", affinché l'auto sia un guanto cucito su misura per chi siede al volante.

Dalla strada alla pista: la genesi della GR GT3

Se la GR GT è la regina della strada, la GR GT3 è la sua gemella nata per la competizione pura. Progettata specificamente per le normative FIA GT3, questa vettura rappresenta l'impegno del Toyota Gazoo Racing verso il motorsport clienti. La base tecnica è condivisa: ritroviamo lo stesso telaio in alluminio e il possente V8 biturbo, ma ogni dettaglio è stato ottimizzato per i cordoli dei circuiti internazionali. La sospensione a doppio braccio oscillante a montaggio basso è pensata per incollare l'auto all'asfalto, rendendola però accessibile non solo ai professionisti, ma anche ai gentlemen driver. L'approccio qui è pragmatico ma ambizioso: TGR non vuole solo vendere un'auto da corsa, ma creare un ecosistema. Si sta preparando una struttura di supporto globale per chi sceglierà di portare in gara questo bolide, assicurando che l'esperienza di possesso sia all'altezza delle prestazioni. È la democratizzazione della velocità ad altissimi livelli, dove la tecnologia sviluppata per la serie trova la sua massima espressione agonistica.

Lexus LFA Concept: l'elettrico che emoziona

Infine, lo sguardo si sposta verso l'orizzonte con la Lexus LFA Concept. Qui la sfida è ancora più ardua: dimostrare che un'auto sportiva BEV (Battery Electric Vehicle) può avere un'anima. Spesso le elettriche vengono criticate per essere veloci ma asettiche, prive di quel feedback viscerale che un motore termico sa regalare. Lexus vuole ribaltare questo paradigma. Sviluppata sotto la diretta supervisione di Morizo, questa concept car eredita lo spirito della LFA originale ma lo proietta in un futuro a zero emissioni. Non si tratta solo di accelerazione bruciante, ma di "sapore" di guida. Sfruttando le competenze preservate attraverso lo Shikinen Sengu automobilistico, gli ingegneri stanno lavorando per trasformare la percezione delle sportive a batteria. L'obiettivo è creare un equilibrio perfetto tra stile e performance, dimostrando che l'elettrificazione non è la fine del divertimento, ma un nuovo capitolo ancora tutto da scrivere. La Lexus LFA Concept si pone come un manifesto: la tecnologia cambia, il motore cambia, ma il piacere di guida deve rimanere immutato. È la promessa che, anche quando i pistoni smetteranno di muoversi, la passione per l'automobile continuerà a correre veloce.