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Lamborghini trionfa alla 24 Ore di Spa con la Huracán GT3

Prima storica vittoria di Lamborghini alla 24 Ore di Spa con la Huracán GT3 EVO2 del Grasser Racing Team e i piloti Bortolotti, Pepper ed Engstler.

Redazione Motori

Certe vittorie non arrivano per caso. Sono l’ultima curva di un lungo cammino fatto di dedizione, talento e ostinazione.

Ed è proprio così che Lamborghini ha finalmente scritto il suo nome nell’albo d’oro della 24 Ore di Spa, una delle gare di durata più prestigiose e difficili al mondo.

Dopo anni di successi in America, dalla Daytona del 2018 alla Petit Le Mans del 2023, mancava ancora un trionfo europeo in quella che è considerata la “classica dell’endurance” continentale. A colmare quel vuoto ci ha pensato la Huracán GT3 EVO2 del Grasser Racing Team, che ha firmato una vittoria che ha il sapore della consacrazione.

Una corsa perfetta sulle montagne russe di Spa

Non è stata una passeggiata. Anzi. La maratona delle Ardenne è stata, come da tradizione, un banco di prova estremo. La Lamborghini #63 affidata ai piloti ufficiali Mirko Bortolotti, Luca Engstler e Jordan Pepper è partita dalla decima fila, retrocessa per una penalità dopo la Superpole. Ma fin dalle prime fasi di gara è emersa la determinazione di un team che aveva un solo obiettivo: vincere.

Bortolotti ha subito recuperato posizioni, sfruttando al massimo il suo stint iniziale nonostante le continue interruzioni per bandiere gialle. Poi è toccato a Pepper e a Engstler costruire il resto di una rimonta silenziosa ma inesorabile, che durante la notte ha portato la Huracán GT3 EVO2 in vetta alla classifica.

Il mattino ha confermato il valore del pacchetto tecnico di Sant’Agata Bolognese: la vettura ha mantenuto un passo costante, senza sbavature, dimostrando affidabilità e competitività in una gara che quest’anno, complice l’assenza di pioggia, ha permesso di esprimere tutto il potenziale delle GT3 in pista.

Il duello finale con Porsche e il sorpasso decisivo

Il momento più delicato è arrivato a meno di quattro ore dal termine, quando un full course yellow ha favorito la Porsche #92 di Alessio Picariello, rientrata ai box nel momento perfetto per guadagnare la leadership. Ma Lamborghini non ha perso la testa – né sul piano tattico né su quello emotivo.

Pepper prima, e Bortolotti poi, hanno iniziato una caccia implacabile. Giro dopo giro, il gap si è ridotto fino al sorpasso che ha cambiato la storia: avvenuto a un’ora e 48 minuti dal traguardo, all’uscita di Blanchimont, uno dei punti più iconici del tracciato belga. Da lì in poi, la Lamborghini #63 ha mantenuto il comando, difendendosi dagli ultimi attacchi della Porsche di Patric Niederhauser fino alla bandiera a scacchi, chiudendo con 8"703 di vantaggio dopo 549 giri.

Il riscatto di un marchio e il futuro che avanza

“Vincere questa gara mi rende estremamente orgoglioso,” ha dichiarato un emozionato Jordan Pepper. “Sono con Lamborghini da tre anni, ma oggi è come se fossi parte di una famiglia. È il coronamento di un lungo lavoro fatto insieme.” Emozioni condivise da Luca Engstler: “Ho sognato questo momento per tutta la mia vita. Questa è una giornata che non dimenticherò mai.”

Un successo che chiude idealmente il decennio di carriera della Huracán GT3, arrivata alla vittoria numero 191, e che anticipa il debutto della nuova Lamborghini Temerario GT3, attesa al Goodwood Festival of Speed l’11 luglio.

Rouven Mohr, Chief Technical Officer di Lamborghini, non ha nascosto la soddisfazione: “Questo è un sogno che diventa realtà. La 24 Ore di Spa è una delle gare più difficili del mondo. Vincere qui, con questo livello di competizione, è una testimonianza del lavoro straordinario di tutta Squadra Corse.”

Un'occasione sfumata per l'altra Huracán

Meno fortunata l’altra vettura di Lamborghini, la #163 del team VSR con Marco Mapelli, Sandy Mitchell e Franck Perera. Protagonista nella prima metà di gara, la vettura aveva anche guidato la corsa prima di essere rallentata da un problema al rifornimento e poi da un guasto al servosterzo che ha compromesso definitivamente la gara.

Un epilogo amaro per un equipaggio che aveva tutte le carte in regola per portare a casa un doppio podio per la Casa del Toro.

Un simbolo che vale più di una coppa

La vittoria alla 24 Ore di Spa è molto più di un trofeo da mettere in bacheca. Per Lamborghini rappresenta il compimento di una visione, la dimostrazione che il marchio di Sant’Agata può vincere ovunque, anche nel cuore dell’Europa dell’endurance.

È una dichiarazione di maturità sportiva e tecnica, ma anche un messaggio per il futuro: quello di un marchio che non ha intenzione di fermarsi. E che, anzi, è già pronto a scrivere un nuovo capitolo con la Temerario GT3, spingendosi ancora più in alto. Perché nel motorsport, come nella vita, ogni traguardo è solo l’inizio di una nuova rincorsa.

Scheda tecnica: Lamborghini Huracán GT3 EVO2 #63

Team: Grasser Racing Team
Piloti: Mirko Bortolotti, Jordan Pepper, Luca Engstler
Motore: V10 aspirato da 5.2 litri
Potenza: Circa 550 CV
Telaio: Monoscocca in fibra di carbonio e alluminio
Numero di giri completati: 549
Tempo finale: 24h00m00s
Gap sul secondo classificato: +8”703