Auto e Motori
Wolfgang Egger: “Con DENZA Z9GT vogliamo ridefinire il premium, con eleganza, coerenza e anima europea”
Wolfgang Egger, design chief di DENZA, svela la visione dietro il marchio cinese e la Z9GT: tra fluidità delle forme, materiali pregiati e ispirazione europea.

Non è solo una questione di stile. Quando Wolfgang Egger parla di DENZA, il marchio nato dalla joint venture tra BYD e Mercedes-Benz e oggi parte integrante del nuovo lusso automobilistico cinese,
le parole diventano architettura. Linee, superfici, proporzioni: ogni dettaglio ha un’origine, un’intenzione, una storia. E questa storia è scritta insieme a un team internazionale di designer che crede in una bellezza senza tempo, in un premium che non ha bisogno di urlare per farsi notare. Con la DENZA Z9GT, presentata in anteprima europea alla Brera Design Week di Milano, la casa mostra per la prima volta al pubblico occidentale il suo manifesto estetico.
“Non puoi creare un brand premium semplicemente dichiarandolo. Devi raccontare una storia. Noi, in DENZA, raccontiamo l’eleganza in movimento.” Così inizia Egger, tedesco di nascita, con un curriculum che spazia da Alfa Romeo ad Audi, da SEAT a Lamborghini. E oggi al timone stilistico di un marchio che vuole collegare le radici europee all’audacia asiatica.
Ridefinire il premium, partendo dal design
«L’obiettivo non è solo creare una bella auto – spiega Egger – ma costruire un marchio con coerenza. Tutto deve parlare la stessa lingua: le superfici, i materiali, persino il suono della chiusura delle portiere. È così che si trasmette lusso, non con l’ostentazione ma con l’equilibrio.»
Questa coerenza è ciò che guida ogni scelta. Ecco perché DENZA ha istituito un vero “reparto qualità del design”, dove ogni linea viene controllata al millimetro. Anche solo 0,3 mm di differenza su una cornice cromata possono cambiare la percezione del valore. «Il nostro team controlla ogni giorno superfici, unioni tra materiali, proporzioni. Lavoriamo come se stessimo creando un’opera d’arte in movimento.»
La filosofia della seta
Parlando della DENZA Z9GT, Egger introduce una metafora suggestiva. «Immagina di coprire l’auto con un telo di seta. Scivola sulle superfici, le accarezza, ma ne lascia intuire le forme. È questo che vogliamo: un design fluido, naturale, che riveli senza esibire.»
Il concetto di “superfici di seta” si traduce in una carrozzeria scolpita ma mai aggressiva, in linee che scorrono come tessuti pregiati. «Anche i colori contano. Ci ispiriamo ai toni naturali, a palette senza tempo. Come la seta, non passano mai di moda.»
Funzione e bellezza, senza compromessi
Ma la Z9GT non è solo stile. È una granturismo ad alte prestazioni, con una meccanica pensata per viaggi veloci e confortevoli. Come si concilia questo con la morbidezza delle forme?
«È proprio questo il bello del design – risponde Egger – un buon design non ignora la funzione, la ingloba. L’aerodinamica non è un nemico della bellezza, è parte della scultura. Quando funziona, tutto si amplifica: la performance migliora, ma anche la percezione estetica.»
Radici europee, spirito globale
Pur nascendo in Cina, il cuore creativo di DENZA parla molte lingue. «Il nostro centro stile è internazionale, e respira design europeo. Siamo più di 1.200 tra designer, modellatori e tecnici, ma lavoriamo come una famiglia. C’è un dialogo continuo: sulle forme, i materiali, le preferenze dei clienti nei diversi mercati.»
Secondo Egger, l’eleganza non ha passaporto. È universale. E proprio per questo bisogna resistere alle mode passeggere. «Non serve decorare troppo. Un tocco di cromo può essere raffinato, ma solo se ha senso nel disegno complessivo. Ogni linea deve avere un inizio, una fine, una funzione. Come nell’architettura.»
Dalla mano al software, dal suono alla seta
Tra i dettagli della Z9GT di cui Egger va più fiero c’è proprio la lavorazione delle superfici. «Abbiamo creato prima una scultura fisica, con modellatori e designer al lavoro insieme. Certo, usiamo anche la progettazione assistita dal computer, ma le mani vedono cose che il software non vede. L’interazione umana è insostituibile.»
Anche gli interni parlano questo linguaggio. «Abbiamo progettato tutto pensando all’esperienza. C’è un altoparlante centrale che vibra e si illumina, una sinergia tra audio e design. Le bocchette dell’aria sono elettriche, si regolano al tocco. E abbiamo usato legno naturale trattato in seta opaca per le portiere, così da unire materiali autentici a una finitura sofisticata.»
Un’auto da vivere, non solo da guardare
La Z9GT non è pensata per stupire solo al primo sguardo. È un’auto da toccare, da ascoltare, da guidare. Ogni elemento parla di una nuova idea di lusso, fatta di silenzio, di precisione, di comfort. «Siamo orgogliosi del lavoro fatto – conclude Egger – perché la vera sfida non era solo fare un’auto bella. Ma fare un’auto che, una volta vista, ti rimanga dentro. E che dopo averla guidata, non vuoi più restituire.»
Il risultato è un’ammiraglia che ambisce a scrivere un nuovo capitolo del premium. Dove la tecnologia non è ostentata, ma fluida. Dove i materiali non gridano, ma accarezzano. E dove il design non è mai fine a sé stesso, ma sempre al servizio dell’esperienza.