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"Nipoti di Berlusconi truffati": a processo a Milano l'ex uomo di fiducia
Inizia il processo a carico di Marco Campanelli, accusato di aver sottratto almeno un milione di euro a Silvio Andrea e Paolo Enrico Beretta, nipoti di Silvio Berlusconi

"Nipoti di Berlusconi truffati": a processo a Milano l'ex uomo di fiducia
Avrebbe truffato due nipoti di Silvio Berlusconi sottraendo loro almeno un milione di euro. Questa l'accusa della Procura di Milano nei confronti di Marco Campanelli, il cui processo, come riferisce il Corriere, prende il via domani. Campanelli è stato per anni amico e consulente di Silvio Andrea e Paolo Enrico Beretta, figli di Giorgio Beretta e di Etta Berlusconi, sorella del Cavaliere. Negli anni complicati della scomparsa di Etta e della sua primogenita Sabrina, i due fratelli stringono amicizia con Campanelli, consulente della scuola di ballo Principessa fondata dalla loro madre. E l'uomo diviene in breve tempo un punto di riferimento condividendo con i due nipoti di Berlusconi cene, viaggi e vacanze. Sino a gestire diversi aspetti della loro vita pratica, dalla manutenzione delle case al coordinamento del personle di servizio, sino all'acquisto di beni di lusso ed alla organizzazione dei viaggi. Maneggiando somme milionarie, questa l'accusa, avrebbe indebitamente trattenuto una somma che si aggira attorno al milione di euro attraverso la società "M&C Service srl" in cui formalmente tuttavia non ha ruoli ufficiali.
I sospetti dei nipoti di Berlusconi e le accuse all'ex uomo di fiducia
Ma nel 2019 i due nipoti di Berlusconi troncano i rapporti con il loro uomo di fiducia, forse insospettiti da alcuni episodi. Ed ingaggiano un consulente informatico forense per una indagine che porta ad accusare l'ex collaboratore di aver sostanzialmente gonfiato in modo sistematico le fatture falsificando i resoconti. Campanelli, difeso da Giuseppe Lucibello, respinge questa versione spiegando che la denuncia dei nipoti di Berlusconi, datata 2023, sarebbe una reazione ad un decreto ingiuntivo della M&C Service per un presunto credito da 200mila euro e ad una richiesta stragiudiziale da 1,2 milioni di euro per la ristrutturazione di una villa, basata su una scrittura privata siglata dai Beretta. Scrittura della quale tuttavia, replicano i nipoti di Berlusconi, non c'è traccia. Su molti degli episodi contestati incombe peraltro la prescrizione.
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