Ecco chi verrà punito dall'astensione - Affaritaliani.it

Politica

Ecco chi verrà punito dall'astensione

Marco Marturano

L'analisi di Marco Marturano sul voto

Notte prima degli esami, notte di polizia, forse qualcuno te lo sei portato via.

Antonello Venditti inizierebbe cosi una riflessione sulle ultime ore prima del voto per le Amministrative 2016, primo tempo. Una notte non come le altre perché quello che forse si è portato via la notte è l'elettore. Quello partito per le vacanze versione compact dall'1 sera al 5 costruita sul ponte del 2 giugno. Quello che scappa dalla politica anche se resta a casa per delusione e per distanza. Quelli che non hanno bisogno di delusione per preferire altro e preferiscono rivedere un documentario su Cassius Clay piuttosto che spendere 10 minuti per andare a votare.

Tocca a 13 milioni di elettori l'opportunità di votare per i propri sindaci e molti commentatori prevedono che saranno le prime che abbracciano tanti comuni e lo fanno con un'ipotesi di eleggere come primo partito quello del nonvoto.

Ed ecco allora tutti a giocare sulle previsioni di chi venga favorito d chi penalizzato da questa strutturazione dell'astensionismo. La teoria più diffusa sostiene che il Centrosinistra sarebbe avvantaggiato dal non voto perché sarebbe da quelle parti che si collocherebbero ancora gli elettori più appassionati e militanti. Mentre il Centrodestra sarebbe, secondo questa teoria, il mondo delle case al mare e al lago e del voto d'opinione più che di appartenenza. Una teoria che in realtà non contempla la sociologia dei 5 Stelle che forse non si inquadrano obbligatoriamente in nessuna delle tue ipotesi. Ma soprattutto solo gli stereotipi continuano a collocare nel Centrodestra i benestanti della vacanza facile e del voto di opinione e a inquadrare il Centrosinitra (tanto più quello a guida Pd dj Matteo Renzi) e delle tante liste civiche sui territori. Il mondo reale vede da anni un cambiamento delle abitudini di voto che dipendono anche da una politica che non è più ingabbiabile nei profili degli anni 80, 90 e inizi 2000. Figurarsi l'astensionismo. Diciamo che vale una sola unica sacrosanta regola. La partecipazione favorisce il vento che soffia più forte in una città quello di un candidato sindaco e di un progetto che si ripropongono per il secondo tempo dell'amministrazione iniziata 5 anni fa oppure quello di una alternativa credibile o radicale. L'astensionismo che aumenta tende a frenare entrambe le direzioni del vento, indipendentemmpete da sinistra. Centro, Centrosinistra. Centrodestra e destra chi si astiene mette una mano per frenare il cento. E se è vero che è difficile fermare il vento con le mani è sicuro che le mani possono almeno rallentarlo.

Nel caso di queste elezioni da quelle mani che frenano il vento astenendosi dal voto può arrivare un ballottaggio anche dove un candidato sindaco potrebbe vincere subito al primo turno.

Nonostante le difficoltà che vivono gli amministratori locali in un'epoca difficile, i grandi sindaci che possono rivincere al primo turno le loro seconde elezioni amministrative ci sono eccome. Come ci sono eccome candidati sindaci che in situazioni diverse possono vincere al primo turno le loro prime elezioni magari in un contesto storicamente avverso.

Ecco. E' questo che veramente potrà decidere il partito dell'astensionismo. Chi vince subito e chi è costretto a due settimane di competizione in più con il cambiamento di gioco che in piccola parte comporta il ballottaggio.

Vediamo nella notte degli esami con le urne che chiudono alle 23 e i risultati che arrivano verso l'ora del cappuccio e del cornetto chi sarà stato portato via perché si astiene e chi invece sarà tornato o restato perché ci tiene.