Manovra, nessun compromesso. La norma sulla doppia tassazione dei dividendi delle holding va eliminata. Pressing di Fi e Chigi su Giorgetti - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 20:26

Manovra, nessun compromesso. La norma sulla doppia tassazione dei dividendi delle holding va eliminata. Pressing di Fi e Chigi su Giorgetti

Rischio fuga di capitali. Meloni in linea con Tajani. Inside

Di Alberto Maggi

Cancellare l'articolo 18 della Legge di Bilancio costa 980 milioni. Tecnici del Mef al lavoro

Il punto è chiaro. Forza Italia non accetta compromessi, come ha spiegato nei giorni scorsi il capogruppo alla Camera Paolo Barelli ad Affaritaliani. Parole ribadite oggi in un'intervista a un quotidiano nazionale. L'articolo 18 della Legge di Bilancio per il 2026 va cancellato. Eliminato. Tolto. Non modificato con qualche aggiustamento, ma va levato di mezzo. Il tema, come noto, è sempre quello spinoso della doppia tassazione per le holding che hanno partecipazione inferiori al 10% in società controllate che attualmente su quei dividendi pagano l'1,2% di tasse, essendo già tassate in quanto aziende, mentre con il testo uscito dal Consiglio dei ministri pagherebbero addirittura il 24%.

Una misura infilata nella manovra dal Mef all'ultimo momento - non si sa quanto il ministro Giancarlo Giorgetti ne fosse a conoscenza o quanto siano stati i tecnici del dicastero di Via XX Settembre - e scoperta dal responsabile economico di Forza Italia Maurizio Casasco. Da lì, avvertito il segretario azzurro, vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, è partita la battaglia. Il provvedimento vale 980 milioni di euro, non certo briciole, e nei giorni scorsi erano state avanzate proposte di compromesso come escludere le aziende quotate o scendere al 4-5% di extra-tassazione o farla valere solo per operazioni finanziarie di breve durata inferiori ai tre anni.

Ma negli ultimi giorni le grandi famiglie del capitalismo italiano, ma anche molti gruppi internazionali, hanno fatto forti pressioni in particolare sulla stessa Forza Italia e anche sugli esperti economici di Fratelli d'Italia. "Non è una questione di partito, ma è una norma anti-economica che fa scappare gli investimenti dal nostro Paese. Va assolutamente cancellata del tutto in Parlamento", spiega un esponente di spicco di Forza Italia. Che aggiunge: "Al Mef hanno 500 tecnici, hanno fatto il pasticcio e ora stanno lavorando per reperire le risorse e sistemare tutto in Senato".

Anche il vice-ministro dell'Economia di Fratelli d'Italia Maurizio Leo è in perfetta linea con il partito di Tajani. E anche a Palazzo Chigi, Giorgia Meloni e il sottosegretario Giovambattista Fazzolari, vogliono che l'articolo 18 venga eliminato per non far scappare capitali, e quindi lavoro e Pil, dal nostro Paese. Le soluzioni? Forza Italia ha proposto di agire sull'oro, il cui prezzo è in costante crescita sui mercati internazionali, poi ci sono le ipotesi di ulteriori tassazioni sulle vincite dei giochi superiori a 500 euro e più imposte su sigarette e tabacco in generale, anche elettronico. In campo anche l'ipotesi di un taglio dei bonus e delle detrazioni per i redditi superiori ai 100mila euro lordi annui.

Comunque, spiegano sia fonti di Fi che di FdI, Giorgetti ha messo da parte circa 500 milioni di euro per le emergenze che non sono finiti nella manovra, come ha scritto Affaritaliani nei giorni scorsi, e quindi non dovrebbe essere difficile reperire le risorse per eliminare, non modificare, la doppia tassazione sui dividendi delle holding.

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