Politica
Manovra, Forza Italia detta la linea: "Esclusi ulteriori contributi dalle banche. Cancellare la norma sulla super tassazione dei dividendi delle holding"
Intervista ad Adriano Paroli, vice-capogruppo al Senato

Adriano Paroli
"Oggi si parla di extra-profitti, ma che cosa dovremmo fare il prossimo anno se ci fossero extra-perdite? Dare soldi agli istituti di credito?"
"L'approccio con il mondo delle banche da parte di Forza Italia è sempre stato, è e sarà sempre volutamente consensuale. Ogni contributo allo Stato dal settore finanziario deve essere condiviso nelle cifre e nelle modalità, considerando i grandi utili che hanno avuto quest'anno e anche l'anno scorso. E quindi qualsiasi, eventuale, modifica peggiorativa per le banche nella Legge di Bilancio non può che avvenire con il consenso delle stesse banche. Un eventuale misura del genere deve essere assolutamente condivisa".
Con queste parole Adriano Paroli, vice-capogruppo di Forza Italia al Senato, intervistato da Affaritaliani, risponde alla domanda se il partito guidato dal vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani possa accettare un ulteriore contributo dalle banche, come chiesto dalla Lega, da inserire nella manovra economica.
"Da liberali vogliamo regole chiare. Oggi si parla dei cosiddetti extra-profitti, ma che cosa dovremmo fare il prossimo anno se ci fossero extra-perdite? Dare soldi agli istituti di credito? La condivisione per questi motivi è fondamentale anche sulla quantità delle risorse da mettere a disposizione per la collettività. Escluso che in Parlamento possa esserci una corsa a chiedere altri e maggiori contributi alle banche", spiega l'esponente azzurro.
Quanto all'articolo 18 della Legge di Bilancio, quello sulla super tassazione al 24% dei dividendi per le holding con partecipazioni inferiori al 10% in società controllate, Paroli è molto chiaro: "Voglio pensare che sia stato un refuso. Da lombardo posso solo dire che se passasse questa norma ci sarebbe l'emigrazione di moltissime aziende verso la vicina Svizzera, questa norma va semplicemente cancellata. In qualsiasi legge e soprattutto nella manovra ci sono talmente tante norme che vengono introdotte da più mani e voglio sperare che sia stato solo un errore e non la volontà di qualcuno di creare problemi".
"Si tratta di una norma del tutto fuori luogo e assolutamente da eliminare. Qualcuno dovrà fare mea culpa". Si riferisce al ministro dell'Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti? No, Giorgetti è un amico e ha fatto un lavoro eccezionale ma non può controllare ogni virgola della Legge di Bilancio. Tante cose sfuggono e questa gli sarà sfuggita, non so come sia successo. Non credo proprio che il titolare del Mef possa condividere una norma che fa scappare le aziende dal nostro Paese, visto che se ne andrebbero non dico nei paradisi fiscali ma in altre sedi europee con una tassazione non così elevata. Serve quindi cancellare questa norma sui dividendi delle società controllanti tassati al 24% e tornare all'attuale regime. Lo do per scontato e sono certo che anche Giorgetti sia d'accordo", conclude il vice-capogruppo di Forza Italia a Palazzo Madama Paroli.
Tutte le notizie della sezione politica
