Politica
Berlusconi, omicidio politico alla luce del sole
Di Biagio Maimone
Circola la notizia che Silvio Berlusconi sia stato vittima delle intercettazioni da parte del Governo americano, nonché di alcuni esponenti della sinistra, intenzionati ad eliminarlo dalla scena politica , oltre a "rovinarlo economicamente" .
Si tratta di una notizia che non lascia certamente stupiti, in quanto è ben evidente, analizzando le circostanze che hanno determinato la sua estromissione , seppur temporanea dalla scena politica attuale, che nei confronti del leader del Partito “Forza Italia” fosse in atto una cospirazione, come capita spesso nella storia dei movimenti e dei partiti politici che si vogliono annientare perché il loro potere, fortemente consolidatosi, dà fastidio a più fazioni .
Tutti comprendevano che vi fosse, ai danni del Cavaliere, un accanimento eccessivo per farlo crollare e che venissero utilizzati tutti i mezzi possibili, attraverso una comunicazione distorta di fatti e situazioni.
Un linciaggio morale efferato e senza pietà veniva agito contro Berlusconi, fino alla sua completa e pusillanime ridicolizzazione.
A ciò contribuivano i giornali e le varie televisioni, diffondendo notizie scandalistiche con ritmo serrato e senza il necessario vaglio della gravità di ciò che diffondevano, pur di far notizia.
E’ un modo di comunicare strumentale e non veritiero che cancella la realtà e la modifica per il popolo, a volte codino, che si lascia trascinare da notizie false e menzoniere.
Nonostante le tre reti televisive ed i giornali in suo possesso, Berlusconi nulla ha potuto fare contro lo strapotere di chi mente utilizzando i mass media a suo piacimento, senza etica, né pudore.
Deve far molto riflettere il potere distorto della comunicazione, che può diventare un’arma letale.
Berlusconi ha potuto difendersi, ma se ciò che è capitato ad un uomo del suo rango sociale, dovesse capitare ad un uomo senza mezzi economici e strumenti di difesa, per costui indiscutibilmente non vi sarebbe alcun scampo.
Occorre ripensare al valore etico della comunicazione e lottare contro la sua strumentalizzazione: è questa l’esigenza che emerge dalla vicenda Berlusconi .
Il male assoluto non era rappresentato certamente da Berlusconi, ma da quanti, pur consapevoli, hanno utilizzato la menzogna politica e i mass media per annientare un avversario.
Non vi è dubbio che comunicare debba significare, innanzitutto, costruire verità e diffonderle .
Oggi Berlusconi ne esce vincente, se pur provato.
Tuttavia, c’è da temere seriamente che le sorti di tutti noi siano in mano a chissà quale burattinaio.