Berlusconi: "La nostra Europa non è quella di Orban". Cdx diviso - Affaritaliani.it

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Berlusconi: "La nostra Europa non è quella di Orban". Cdx diviso

Berlusconi si allontana da Meloni e Salvini



"In concreto, la tempesta perfetta che ogni economista e ogni governante responsabile dovrebbe temere. Per questo occorre fare davvero tutto il necessario per bloccarla subito, whatever it takes, costi quello che costi, per usare le parole del presidente Draghi di fronte all'emergenza debito. Questa crisi non è meno grave, va affrontata, anche dall'Europa, con la stessa energia e la stessa solidarietà". Riguardo ai ritardi nel sistema dell'assistenza sanitaria, Berlusconi dice: "Ho ascoltato con attenzione l'allarme più che giustificato - lanciato in queste settimane dalle associazioni che rappresentano i malati oncologici e faccio mie le loro preoccupazioni. Mi impegno a farne, in collaborazione con loro, una delle priorità del nuovo governo. Sono stato operato di un tumore, per fortuna ne sono guarito bene, ma sono perfettamente consapevole di cosa significa questa tremenda malattia e di quanto importante sia salvare vite umane. Il nostro governo eliminò molti tumori con le leggi anti-fumo, che ridussero fortemente la mortalità legata a queste patologie, ma ora è davvero il momento di fare altri passi avanti. La scienza lo consente, è una questione di volontà politica, di risorse, di organizzazione. Serve per salvare vite umane, non farlo sarebbe un delitto".

"Non voglio vendere illusioni, ci vorrà del tempo. Ma tutti i nostri provvedimenti vanno in una direzione sola, la crescita. È orientata alla crescita la flat tax al 23%, è orientato alla crescita il taglio alla burocrazia con l'abolizione della autorizzazioni preventive, sono orientati alla crescita gli aumenti delle pensioni di anzianità e di invalidità, sono orientati alla crescita i provvedimenti per favorire l'occupazione stabile dei giovani. È orientata alla crescita, oltre che alla tutela dei diritti, anche la riforma della giustizia". Così il presidente Berlusconi nell'intervista al Giornale. "E se il Paese ricomincia a crescere, trova poi in sé stesso l'energia per crescere ancora. Un processo virtuoso che significa, con meno tasse, più soldi ai cittadini per i consumi, più soldi alle imprese per gli investimenti, più posti di lavoro, più circolazione della ricchezza, stipendi migliori, più utili per le imprese e così via, con quel circolo virtuoso che abbiamo chiamato l'equazione liberale della crescita. In tanti altri Paesi che hanno adottato le nostre stesse politiche penso all'America di Reagan tutto questo ha funzionato, perché non dovrebbe funzionare da noi?".