Berlusconi-Salvini, è rottura. Addio al Centrodestra. Ecco perché - Affaritaliani.it

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Berlusconi-Salvini, è rottura. Addio al Centrodestra. Ecco perché

Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)

Silvio-Parisi lanciano "Per l'Italia". E con Salvini ormai è divorzio

Rottura. Salvo colpi di scena e improbabili dietrofront, tra Silvio Berlusconi e Matteo Salvini è arrivato il momento del divorzio. La decisione dell'ex Cavaliere di riabilitare Stefano Parisi e di puntare dritto verso il centro hanno messo una pietra sopra il vecchio Centrodestra. E' evidente che le strade della Lega e di Forza Italia siano destinate a dividersi. Berlusconi si prepara a far nascere un polo moderato con Parisi (che non entrerà in Forza Italia), Alfano, Verdini e x gli ex montiani; Salvini invece va avanti dritto con la formazione di un polo identitario, lepenista e profondamente anti-Unione europea. 

Ed è proprio l'Ue uno dei punti chiave della spaccatura: l'azzurro Antonio Tajani si gioca la presidenza dell'Europarlamento con l'appoggio del Ppe di Angela Merkel, mentre il Carroccio ha nella Cancelliera tedesca uno dei principali nemici. Impossibile una coesistenza. E non a caso sui social network la base leghista in questi giorni ha spinto moltissimo per la rottura con Berlusconi. "Basta! A Silvio interessa solo salvare Mediaset e far l'inciucio con il Pd", afferma Monica da Brescia. "Forza Italia è peggio del Pd, democristiani inaffidabili", ribatte Mario da Modena. Sono solo due esempi di moltissimi post su Facebook e Twitter che hanno spinto i vertici della Lega verso il divorzo con l'ex Cav. 

A questo punto l'ipotesi più probabile è che si vada alle elezioni con il sistema proporzionale e quindi ognuno correrà da solo, anche se resta la possibilità di una lista unitaria Lega-Fratelli d'Italia. Restano due incognite: che cosa accadrà alle tre Regioni governate dal Centrodestra? E che cosa succederà in Forza Italia? Maroni, Zaia e Toti verranno travolti dalle liti Berlusconi-Salvini? E negli azzurri tutti seguiranno l'ex Cav? Difficile dirlo, anche se proprio il presidente della Regione Liguria potrebbe guidare una scissione che porti alla nascita di un movimento vicino a Carroccio e Fdi. Sul fronte opposto, Berlusconi e Parisi lavorano alla nascita di una federazione tra Forza Italia ed Energie per l'Italia con la quale presentarsi alle prossime elezioni politiche. Il nome più gettonato sarebbe "Per l'Italia".