Berlusconi-Verdini, ufficialmente divisi, trattano dietro le quinte - Affaritaliani.it

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Berlusconi-Verdini, ufficialmente divisi, trattano dietro le quinte


Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)


Excusatio non petita, accusatio manifesta. La famosa locuzione latina spiega perfettamente le parole di Denis Verdini: "C'è chi dice che è una cosa concordata. Questo vuol dire non conoscere gli uomini. Con Berlusconi non si concorda nulla, ha sempre fato tutto di testa sua. Berlusconi condizionato non esiste al mondo, la sua grandezza è fare con la sua testa e vedere dove altri non vedono". Il leader del neo-gruppo renziano Ala esce allo scoperto difendendo la scelta di lasciare Forza Italia e assicurando che con l'ex Cavaliere non c'è alcuna intesa sottobanco. Le sue parole arrivano a poche ore da quelle dell'ex premier (i fuoriusciti? "Evviva, deo gratias") pronunciate a casa di Giorgia Meloni.

Nessuno ha chiesto a Verdini se con Berlusconi ci fosse un accordo segreto ma lui ha sentito il bisogno di smentirlo comunque. Di fatto, è la prova migliore che un accordo esiste o, quantomeno, un'unità di intenti anche se con ruoli ormai distinti. E comunque - come spiegano ad Affaritaliani.it fonti azzurre autorevoli - i contatti telefonici tra Berlusconi e Verdini sono costanti e numerosi, quasi quotidiani. Il leader di Forza Italia va da Fratelli d'Italia ad Atreju e fa la voce grossa contro le riforme di Renzi, dimenticandosi di averle votate in Parlamento. Poi elogia Salvini e la sua capacità di attrarre consensi e di parlare alla pancia del popolo, salvo poi dire no alle primarie proprio perché teme l'investitura del segretario leghista a capo del Centrodestra.

Si sa che l'ex Cav è ormai condizionato fortemente dal cosiddetto 'partito di Mediaset', quello formato dai figli, da Confalonieri e da Gianni Letta. Un partito più forte della stessa Forza Italia. Ed ecco Berlusconi che ufficialmente si schiera con Salvini e la Meloni e attacca il governo Renzi, ma dietro le quinte non fa nulla per fermare l'uscita di parlamentari (soprattutto senatori) verso il gruppo di Verdini che, guarda caso, serve proprio per puntellare l'esecutivo del leader del Pd. E non va dimenticato che interesse di Mediaset è la stabilità e quindi la continuazione dell'attuale governo Renzi-Alfano, evitando il pericolo delle elezioni anticipate. Forse ha davvero ragione Raffaele Fitto che qualche giorno fa ha paragonato il Centrodestra e in particolare Forza Italia ha un negozio che in vetrina mette Salvini ma dietro il bancone e sul retro, con Berlusconi, tratta con il premier e il governo. Il Patto del Nazareno, come sostiene Bianconi, non è mai morto.