Renzi-Hollande: "Rafforziamo Triton, per ora niente intervento in Libia"
"Prima l’Europa era soltanto austerity, oggi grazie all’azione di Italia e Francia la parola crescita non è più una parolaccia, anzi una parola chiave: ha smesso di piovere, ancora non c’è il sole ma vediamo le prime luci dell’arcobaleno". L’intervento di Matteo Renzi al culmine dell’incontro bilaterale con François Hollande è incentrato innanzitutto sul versante economico: il primo ministro scherza anche in francese: "Il 2015 è l’anno in cui dovremo fare ancora di più per le riforme: "ce n’est qu’un debut” (è solo l’inizio), e lo faremo col sorriso sulle labbra".
Poi Renzi si sofferma sulla crisi libica: "Il tema della Libia non è solo un tema italiano, ma una priorità per tutta l’Europa e per il Mediterraneo che non può essere un cimitero né una periferia ma il cuore del nostro continente". Ma esclude un intervento militare diretto: "Un intervento di peacekeeping in Libia non è all’ordine del giorno: la pace in Libia - ha aggiunto - la possono fare solo i libici, se dovesse fallire chiederemo che l’intervento diplomatico dell’Onu sia ancora più forte".
Hollande si è soffermato sulla crisi in Ucraina: "Abbiamo, io e Matteo Renzi, confermato la necessità" del rispetto del cessate il fuoco a Kiev, "senza deroghe e senza ritardi". Infine il presidente francese si sofferma sulla contestata Tav: "Possiamo adesso dire che oggi la Lione-Torino è lanciata".