Cameron scuote Forza Italia: “Tutti uniti da Salvini ad Alfano”
Paolo Romani, capogruppo di Forza Italia al Senato, con un'intervista ad Affaritaliani.it, analizza il voto in Gran Bretagna e spiega quali lezioni può trarre il Centrodestra italiano dal risultato di Cemeron: "Il premier uscente, dai sondaggi, sembrava in svantaggio ma ancora una volta gli inglesi gli hanno dato la maggioranza. Per questo non dobbiamo rassegnarci all'idea che Renzi sia il leader dei prossimi 13 anni. Per fare questo dobbiamo riaprire il cantiere di Centrodestra. Certo, riuscire a mettere insieme ciò che dice Salvini e ciò che non fa Alfano al governo è abbastanza complicato". Berlusconi? "Non c'è nessuno in grado di sostituirlo".
Come commenta il successo di Cameron in Gran Bretagna?
“Innanzitutto il sistema elettorale inglese ha sempre garantito la governabilità e anche in questo caso lo ha fatto senza premio di maggioranza. Il premio è indotto dal sistema elettorale uninominale sui collegi che premia la governabilità. Un sistema che ha sempre funzionato ma certe volte ha creato anche delle ingiustizie in termini di non rappresentatività dei partiti che hanno ottenuto anche più del 20% come spesso è accaduto alla terza forza".
Che insegnamento può trarre il Centrodestra italiano da questo voto?
"Dobbiamo riaprire il laboratorio di Centrodestra, la legge elettorale ci obbliga ad avere un partito che deve avere come base idee chiare e comprensibili con un'offerta politica che i nostri elettori possano capire, Certo, riuscire a mettere insieme ciò che dice Salvini e ciò che non fa Alfano al governo è abbastanza complicato".
Quindi?
"Abbiamo un po' di tempo davanti perché non penso che Renzi voglia andare a votare in tempi molto ravvicinati a ameno che non accada qualcosa di veramente sorprendente. L'insegnamento da trarre dalla Gran Bretagna quindi è che nonostante la proposta di Renzi, soprattutto a parole appaia forte, non bisogna perdere la speranza di vincere a breve. Se nella prossima primavera l'economia non si dovesse risollevare come purtroppo potrebbe avvenire, nonostante ciò che dice il premier, la situazione potrebbe diventare più fluida e sarebbe più facile realizzare più velocemente il cantiere del Centrodestra”.
La destra britannica insegna che si può vincere anche con una proposta moderata senza la necessità di allearsi coi partiti antieuropeisti o della destra radicale come potrebbe essere la Lega in Italia…
"In Inghilterra ha vinto il tipico criterio di ragionevolezza che la contraddistingue. Hanno tanti vantaggi rispetto a noi: per esempio, non avendo una Costituzione scritta, non devono fare nemmeno lunghi percorsi di riforma. E' un altro mondo rispetto al nostro. La Gran Bretagna rimane un grande Paese con una straordinaria storia e quando c'è bisogno il Paese c'è fino in fondo".
Ad esempio?
"Penso alla Thatcher nella Falkland che si inventò una spedizione militare che nessuno si immaginava, ma potrei allargare il discorso alle numerose crisi internazionali in cui la Gran Bretagna ha giocato un ruolo fondamentale. L'Italia invece non riesce nemmeno a far fronte a un'emergenza immigrazione nel Mediterraneo. Questo per dire che non siamo in grado di essere nemmeno quella potenza regionale che potremmo essere".
Tornando al cantiere di Centrodestra, una lista unica con Forza, Italia, la Lega e Fratelli d'Italia è meno consigliabile dopo il trionfo di Cameron?
"Mi baso sui fatti. In Veneto e in Lombardia governiamo con la Lega, in Liguria abbiamo addirittura fatto una coalizione a 4 e ci sono tutte le forze che si richiamano al Centrodestra. Dall'altra parte l'esperimento è completamente fallito in Toscana dove abbiamo 4 liste separate e in Puglia dove Forza Italia è riuscita a fare addirittura due liste contrapposte. Abbiamo esempi pessimi e alcuni eccellenti. E' un cantiere che può portare a soluzioni diverse e dobbiamo assolutamente lavorarci. Da una cosa non dobbiamo farci prendere: dalla rassegnazione. Cameron sembrava in svantaggio ma ancora una volta gli inglesi gli hanno dato la maggioranza. Per questo non dobbiamo rassegnarci all'idea che Renzi sia il leader dei prossimi 13 anni".
Il Centrodestra deve puntare ancora su Berlusconi?
"L’ex premier ha due grandi meriti storici: ha inventato il Centrodestra e ha cambiato il sistema politico italiano in senso bipolare. Fare a meno di lui oggi come federatore e aggregatore del Centrodestra mi sembra difficile. Ad oggi non c'è nessuno in grado di sostituirlo: Berlusconi ha ancora il grande compito di essere un punto di aggregazione del Centrodestra, apportando magari idee nuove".
Daniele Riosa (@DanieleRiosa)