Cancellieri, Renzi all'attacco. "Avrebbe dovuto dimettersi"

"Credo sia inaccettabile che sia andata così. Se fossi stato il segretario del Pd non avrei difeso la Cancellieri e credo avrebbe fatto un favore al Paese se si fosse dimessa. Lei le dimissioni non le ha date, Letta non gliele ha chieste ed è andata come è andata". Matteo Renzi a Servizio Pubblico, il programma condotto da Michele Santoro su La7, interviene sulla vicenda dell'interessamento del ministro Cancellieri per il regime di detenzione di Giulia Ligresti. E, con toni da campagna elettorale, il sindaco di Firenze affronta molti altri temi presenti nel dibattito politico: dalla questione carceri al fallimento di Alitalia, dalla possibilità di voto anticipato alla necessità per il governo Letta di andare avanti con le riforme.
Per il sindaco di Firenze e candidato alla segreteria Pd "non indigna la telefonata in cui il ministro Cancellieri si preoccupa di Giulia Ligresti, perché se riceve una segnalazione di un problema reale, il problema non si pone. Mi scandalizza che il ministro della Giustizia dica alla compagna dell'arrestato che l'arresto non è giusto, non va bene". E attacca: "Mentre Ligresti usava la Fondiaria come bancomat per le spese della famiglia, c'era un silenzio complice di tutte le istituzioni. La Consob stava in ferie, l'Isvap stava in ferie, alcuni gruppi editoriali perché non ne parlavano?". Renzi tra l'altro sottolinea l'inopportunità degli "stipendi milionari di vari manager: è inaccettabile che tu prenda cinque milioni anche se va bene, figurati se va male...".
Quella che ha riguardato il ministro Cancellieri "è una vicenda emblematica" e Renzi accenna anche al fatto che "sarebbe interessante parlare dei prefetti, dei figli dei prefetti, dell'organizzazione dello Stato". Per questo rilancia: "Compito del Pd è fare sì che la politica non sia più succube agli interessi delle famiglie e degli amici degli amici ma che provi a fare un percorso in cui legge è uguale per tutti. E qui - torna a dire a proposito del caso Cancellieri - così non è stato".