Cantone impallinato da una "manina" - Affaritaliani.it

Politica

Cantone impallinato da una "manina"

Giuseppe Vatinno

Cantone perde i super - poteri

Come interpretare il “taglio” di competenze al presidente dell’Autorità anticorruzione (Anac) Raffaele Cantone?

Per riflesso politico pavloniano che implica certi meccanismi automatici la risposta è: perché è caduto Renzi e quindi anche quello che aveva creato a suo tempo è a rischio.

Ma vediamo cosa è successo per quanto si riesce a capire.

Nel tragitto legislativo tra il Senato e l’ufficio legislativo di Palazzo Chigi il testo è stato -come si suol dire- impallinato da qualcuno cha ha soppresso il comma 2 del Codice degli Appalti che permetteva all’ Anac di intervenire con poteri speciali che aggiravano la magistratura ordinaria.

C’è intanto da dire che il Consiglio di Stato nel 2016 si era espresso -a mio parere giustamente- contro tali poteri e precisamente nella dizione a suo parere contradditoria di “raccomandazione vincolante” prefigurando profili di incostituzionalità.

Subito dopo Cantone ha gridato alla “lesa maestà” dicendo che la procedura era anticostituzionale.

Subito il governo, contrito e addolorato, ha detto che rimedierà

Questi i fatti.

Ora le considerazioni.

Intanto è stata patetica la figuraccia rimediata dal Senatore Pd Stefano Esposito relatore della legge in Senato che dice di non saperne niente e lo dice soprattutto a Cantone che preoccupato per la cadrega lo chiama durante Barcellona - Juventus.

Ma come? Il relatore non ne sa niente?

E manco il governo?

Ma che Repubblica delle Banane è?

Qui c’è stata la famosa “manina” craxiana che ha cambiato una legge ma non si sa, come al solito, di chi è?

Potrebbe Palazzo Chigi farci sapere chi è stato visto che le istituzioni sono elette dai cittadini?

E poi ancora, a che serve l’Anac quando c’è già la magistratura? Oltretutto non ha mai applicato il comma del nuovo Codice degli appalti che come decreto legislativo è del 18 aprile 2016, quindi di più di un anno fa.

L’Anac finora è sembrata più uno strumento politico di “protezione” che di intervento anticorruzione.

Dunque meglio chiuderla questa Agenzia e lasciare le “leggi speciali” visto che non dà mai una bella sensazione aggirare la magistratura ordinaria.