Casini: addio al sogno centrista, torno con Alfano e Forza Italia
"Oggi la partita che stiamo giocando e' un'altra quella contro un populismo anti-europeo e anti-istituzionale, che mette a soqquadro il Parlamento e attacca in maniera dissennata il Capo dello Stato. Le forze responsabili, centrodestra e centrosinistra, sono chiamate a serrare le file. Non c'e' piu' spazio per procedere in ordine sparso, non servono a niente le battaglie di retroguardia". Parole pronunciate da Pier Ferdinando Casini. Nel corso di una intervista a Repubblica annuncia: "Ormai il terzo polo e' Grillo. Addio al sogno centrista, torno con Alfano e Forza Italia. Non ostacolero' Renzi".
Poi sottolinea: "Io per costruire il centro ho rischiato, ho rotto con Berlusconi, sono passato all'opposizione, ho combattuto accanto a Monti, mettendoci la faccia da solo, mentre Berlusconi e Bersani si sono defilati. Ma la sera delle elezioni ci siamo accorti che il nostro terzo polo era evaporato. Anzi, lo aveva fatto Beppe Grillo".
Sulla legge elettorale annuncia: "Sia chiaro: io votero' un emendamento sulle preferenze, penso che ci sia ancora spazio per migliorare questa legge ma vada come vada, meglio l'Italicum che continuare cosi'. E' in corso una ristrutturazione drastica delle forze politiche, Vendola l'ha gia' capito e punta a mettersi d'accordo con Renzi. A noi moderati invece, spetta il compito di lavorare sullo schema del partito popolare europeo. E dobbiamo fare in fretta perche' il centrodestra e' molto indietro sul piano dei contenuti rispetto alla carica innovativa rappresentata da Renzi".
A proposito del segretario Pd: "Puo' sembrare uno smargiassone e io stesso non gli ho risparmiato critiche. Ma non voglio mettergli i bastoni fra le ruote. Ci siamo parlati e ci siamo intesi". Perche'? "Perche' e' un politico e sono i politici non gli apprendisti stregoni che producono le reali innovazioni. Renzi e' un prodotto del laboratorio politico, esattamente come Casini. Solo che a differenza mia, ha vent'anni di meno e per questo lo invidio". Casini ha spiegato che il nuovo Ppe italiano sara' costruito "con Alfano ovviamente. Ma da Toti a Fitto, insieme a slogan del passato, ho sentito anche cose sensate. Per noi quella di Berlusconi e' una grande questione che esiste. Le divaricazioni drammatiche che ci sono state non possono essere ricomposte con una battuta ma con un dibattito politico serio".
SCHIFANI: CON CASINI POSSIAMO DISCUTERE - "Possiamo discutere, perche' i valori dell'Udc e di Casini sono stati sempre i valori dell'area moderata nella quale il Nuovo Centro Destra si colloca in maniera convinta". Lo spiega il presidente nazionale di Ncd, che ha aperto a Salerno una convention del partito. Per Schifani il dialogo con l'Udc e' aperto: "Noi non abbiamo mai cambiato idea forse ha cambiato idea lui e questo lo accogliamo con piacere. La posizione del partito di Casini non poteva che essere quella unitaria all'interno del Ppe, con lui condividevamo e continuiamo a condividere tante cose, era lui che lavorava per una idea di Terzo polo che nel nostro sistema bipolare non aveva possibilita' di sbocchi, oggi se ne e' reso conto".
GASPARRI: SODDISFATTO AFFERMAZIONE DINAMICA BIPOLARE" "Casini prende atto con realismo del venir meno di una prospettiva neocentrista e si schiera per la creazione di una vasta coalizione di centrodestra. E con altrettanto realismo non fa inutili barricate sullo sbarramento nella legge elettorale, anteponendo una scelta strategica all'affannosa difesa di mini partiti personali". E' quanto osserva Maurizio Gasparri (FI), che prosegue: "Inutile recriminare su errori passati. Prendo atto con soddisfazione che una dinamica bipolare, nella quale ho sempre creduto, si afferma. Chi vuole solo urlare rabbia si puo' unire al gonfio comico. Chi vuole indicare una faticosa prospettiva di governo costruisce una alleanza".