Caso Gregoretti, depositata la memoria difensiva. Salvini: "Scelta condivisa" - Affaritaliani.it

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Caso Gregoretti, depositata la memoria difensiva. Salvini: "Scelta condivisa"

La Giunta è convocata per l’8 gennaio e avrà 30 giorni per esprimere il parere

Questa mattina Matto Salvini ha depositato la sua memoria sul “caso Gregoretti” alla giunta per le autorizzazioni a procedere del Senato. Come scrive il Corriere della Sera, la giunta dovrà decidere se accogliere la richiesta del Tribunale dei ministri di Catania che chiede il rinvio a giudizio dell’ex ministro  dell’Interno. Per difendersi Matteo Salvini proverà a trascinare con sé il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e tutto il governo gialloverde, con in testa Luigi Di Maio che era vicepremier come lui.

Dirà, come è noto, di aver “agito per difendere il mio Paese”, ma soprattutto sosterrà che “ogni decisione è stata presa in maniera collegiale, condivisa anche nelle trattative con gli altri Stati dell’Unione europea per la distribuzione dei migranti”. E così, sempre come riferisce il Corriere della Sera, tenterà anche di spaccare la maggioranza, visto che Di Maio ha annunciato il voto favorevole del M5S alla richiesta dei giudici mentre Italia viva di Matteo Renzi potrebbe dire no.

L’accusa è sequestro di persona per aver tenuto a bordo della nave della Guardia costiera italiana Gregoretti 131 migranti soccorsi nel Mediterraneo il 25 luglio scorso e fatti sbarcare 6 giorni dopo nel porto siciliano di Augusta. La sua difesa è stata messa a punto con l’avvocato Giulia Bongiorno e punta “sull’interesse pubblico e sulla collegialità della gestione della vicenda”. Alla memoria sono allegati diversi documenti “per dimostrare il coinvolgimento dei ministeri competenti e della presidenza del Consiglio per ottenere una redistribuzione degli stranieri in Paesi europei”. In particolare è citata la dichiarazione pubblica del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede che aveva confermato “il dialogo tra i ministeri delle Infrastrutture, dell’Interno e della Difesa” e quella dello stesso Di Maio: “Per me l’Italia non può sopportare nuovi arrivi di migranti, devono andare in Europa”.

Ma anche i contatti con Palazzo Chigi che in una nota inviata ai giudici l’11 ottobre aveva invece scritto: “Nella riunione del Consiglio dei ministri del 31 luglio scorso la questione non figura all’ordine del giorno e non è stata oggetto di trattazione nell’ambito delle questioni ‘varie ed eventuali’ né in altri successivi”. La Giunta è convocata per l’8 gennaio e avrà 30 giorni per esprimere il parere, che sarà poi inviato all’Aula del Senato per il responso definitivo. Il 20 gennaio dovrebbe arrivare il voto in commissione e decisiva potrebbe essere la posizione dei tre rappresentanti di Iv — Francesco Bonifazi, Giuseppe Cucca e Nadia Ginetti — dando per scontato il voto contrario di Meinhard Durnwalder delle Autonomie. Palazzo Madama dovrebbe invece esprimersi tra il 10 e il 15 febbraio.

Il testo integrale della memoria difensiva

http://www.affaritaliani.it/static/upl2020/greg/gregoretti---memoria-e-allegati.pdf