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Politica
Fazzolari, no partito unico: "C'è già quello conservatore: FdI". Opa sul Cdx

"No al partito unico, c'è già quello conservatore: FdI"

"Il partito unico non è in campo. C'è già quello conservatore: Fratelli d'Italia". Lo dice Giovanbattista Fazzolari, braccio destro della premier e sottosegretario all'Attuazione del programma, in un'intervista al Corriere della Sera. Con Libero che definisce le sue parole come "l'Opa di Giorgia Meloni sul centrodestra. Non ostile, ma pur sempre un'Opa". Sempre secondo Libero la traduzione delle sue parole potrebbe essere questa: "Tradotto: sondaggi in mano, FdI si candida a diventare il partito egemone della coalizione anche negli anni a venire. E gli alleati dovranno, in qualche modo, adeguare la loro proposta".

Nell'intervista al Corriere della Sera, Fazzolari lancia anche una stoccata al Pd sullo spoils system: "Ci accusa una sinistra e chi la sostiene, e si capisce perché: ormai l'opposizione del Pd non consiste più nel portare avanti battaglie sociali, ma nel difendere un sistema di potere che è il senso della loro esistenza. L'esempio delle proteste per la sostituzione di Legnini a commissario sul terremoto è illuminante: era il candidato bocciato alla presidenza dell'Abruzzo del Pd, ora sarebbe un 'tecnico'? Riteniamo che d'ora in poi a metterci la faccia debba essere questo governo: Castelli, ex sindaco di Ascoli, è la persona giusta".

Botta e risposta sullo spoils system. Fazzolari: "Gli italiani vogliono che il paese cambi". Cassese: "Tradisce merito e imparzialità"

Il messaggio degli elettori è chiaro, spiega il meloniano al Corriere della Sera: "Vogliono che il Paese cambi. Lo hanno fatto via via premiando la novità Berlusconi, poi la novità Renzi, poi la Lega, poi il M5s... Si vuole una rottura con lo status quo. Ora hanno chiesto a noi 'fate qualcosa', non con un voto di protesta ma premiando un partito che si presenta senza facili promesse ma con un progetto e una visione. Non ci possono essere mezze misure".

A proposito di spoils system, oggi su Repubblica propone un'intervista al giurista Sabino Cassese, secondo cui "tradisce almeno due principi costituzionali, merito e imparzialità: l’accesso non avviene tramite concorso o esame comparativo aperto a tutti e il principio di imparzialità, che dovrebbe ispirare la pubblica amministrazione, viene di conseguenza meno". Secondo Cassese "il concorso o l’esame comparativo aperto consentirebbe di scegliere persone veramente qualificate, con i titoli giusti. Per esempio: come direttore generale delle fonti di energia deve esserci un esperto energetico e non una figura scelta sulla base della fiducia dalla politica".

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