CON ANNA RITA LEONARDI, ALLA SCOPERTA DELL'ESERCITO WEB DI MATTEO - Affaritaliani.it

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CON ANNA RITA LEONARDI, ALLA SCOPERTA DELL'ESERCITO WEB DI MATTEO

È un'acerrima nemica del M5S, tanto da essere da mesi bersaglio di insulti pesanti, ed una parte del suo impegno politico sul referendum costituzionale è una battaglia aperta contro il movimento di Beppe Grillo: "Loro fanno disinformazione, illudono i cittadini e raccontano di una supposta onestà che non c'è, vedi la vicenda delle firme false". A parlare è Anna Rita Leonardi, 31enne di Reggio Calabria, tra i più attivi "soldati" di quell'esercito web che Matteo Renzi ha schierato nella sfida della campagna online. "Ormai la rete non è un mondo diverso dalla realtà - dice Anna Rita - su Facebook ci sono decine di milioni di italiani, mentre su Twitter c'è il mondo dell'informazione e della stampa". 
Chiediamo ad Anna Rita perché vota Sì: "La riforma affronta cose che mi stanno a cuore: la credibilità della politica con i risparmi e la riduzione delle poltrone, la parità di genere e la riforma della sanità". Le chiediamo: si vota su Renzi? Le replica: "No, si vota su una cosa su cui Renzi ha deciso di investire molto. Matteo ha avuto più coraggio di altri, si sta dimostrando uno statista in questo". 
Come funziona la campagna sui social? "Tutto molto spontaneo, gli attivisti fanno quello che si fa anche nella realtà: si discute, si propongono contenuti, si interviene nei dibattiti...". Le chiediamo se ha mai incontrato Jim Messina: "Ma no, Jim Messina sarà impegnatissimo e io giro il Sud per le inizitive politiche; viaggio soprattutto all'impazzata tra Calabria, Campania e Sicilia...". Il Sì è in svantaggio? "Non credo ai sondaggi, figuriamoci ora. Gli indecisi sono tantissimi ma hanno predisposizione crescente per il Sì". Perché, secondo lei? "Perché si sta capendo che la riforma è un progetto, concreto ed atteso da anni. Mentre dalla parte del No ci sono solo chiacchiere, nessun progetto". Sia con il Sì che con il No, il Partito Democratico è destinato a cambiare pelle, dicono. La Leonardi - che un anno fa sfidò le logiche malate di una certa Calabria lanciando la candidatura a sindaco di Platì, in piena terra di 'ndrangheta - replica così: "Con Renzi il PD sta cambiando ogni giorno di più, sta abbandonando vecchie logiche. Dopo il voto, ci sarà secondo me una accelerazione". C'è ancora da rottamare nel PD? "Non è una questione di età o di facce, ma di idee e di logiche politiche. Una innovazione che Renzi sta compiendo, ad esempio, è quella di dare sempre più spazio a chi viene dal territorio".
Matteo Renzi sembra voler rinnovare il Pd soprattutto al Sud, e lei appare come una delle protagoniste del prossimo futuro. Cosa vorrebbe per la sua terra? "Vorrei riuscire a riavvicinare i cittadini alla politica, riconsegnando fiducia nelle istituzioni ed in chi rappresenta i cittadini. La politica è nella vita di tutti, e solo presentando alle persone una classe dirigente seria, preparata ed onesta potremo far diventare grande il nostro Sud e il nostro Paese". E se vince il No? "Se vince il No, avremo perso un'occasione concreta e forse irripetibile di cambiamento. Il PD comunque si confermerà l'unica forza di cambiamento e responsabilità del Paese. Renzi non si farà impantanare dalle logiche di chi vuol bloccare tutto, imporre governi tecnici e inciuci. Torneremo pancia a terra a offrire una proposta innovativa per il Paese, con una nuova classe dirigente pronta a risollevare il Paese. Scusatemi ma ora devo seguire la diretta di Matteo su Facebook e replicare ai grillini..."