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Politica
Coronavirus, i "7 peccatori" capitali nello sfascio dell’Italia in pandemia

Il terzo è il CTS, il Comitato Tecnico Scientifico, il gruppo di super esperti medico-scientifici che è riuscito ad inventarsi di tutto e il contrario di tutto. Le Regioni a colori ne sono un esempio , un qualcosa messo in piedi solo dal nostro paese che ha avuto come  risultato quello di aver fallito in tutto lo stivale. Sono tanti gli imprenditori che si chiedono ancora il perchè di certe chiusure nonostante il rispetto di protocolli che lo stesso CTS aveva richiesto. Le palestre e i teatri in primis. Voto 4 per la presupponenza.

Il quarto è stato l’ex commissario Domenico Arcuri incapace di preparare un piano vaccinale degno di questo nome. Un piano così inesistente che il nuovo premier Mario Draghi , appena insediato, ha dovuto scomodare un Generale degli Alpini, esperto di logistica, per mettere in piedi un qualcosa che invece avrebbe dovuto essere preparato da mesi. Senza contare l’opacità di certi acquisti, dalle siringhe alle mascherine, o di certi contatti con curiosi faccendieri. Ma questa è tutta un’altra storia che riguarda la Magistratura. Voto 1 per l’incapacità.

Il quinto è stato il Ministro della Salute, Roberto Speranza, laurea in Scienze Politiche e nuovo agli ambienti medici. Capace come non mai di bloccare tutto il Paese senza riuscire a dare un benché minimo segno di speranza. Salvo a metà estate dare alle stampe un suo libro su come si era stati capaci di gestire la pandemia. Ritirato in un battibaleno per il virus che non stava calando. Importante per lui era, ed è ancora adesso, chiudere tutto, fino a quando non si sa. Evidente l’incapacità di prevenire i problemi e non di inseguirli. Voto 4 per la gentilezza, sempre dimostrata nella tristezza delle comunicazioni.

Il sesto, (il peggio del peggio), sono tutti quelli che si sono approfittati, dalle Regioni, ai magistrati, ai giornalisti, agli imprenditori, (certo non tutti), che in una fase drammatica come questa hanno voluto imbrogliare, speculare, “furbare”, magari entrando nelle maglie larghe di un piano vaccinale troppo facilmente interpretabile.

Rubando sugli ordini che un Governo poco attento ha permesso di stipulare o saltando le file e fregando i vaccini a tanti senior che, magari, sono morti nell’attesa. Uno su tutti quell’Andrea Scanzi, il giornalista che tutto sa e che per tutto ha una risposta. Voto 0 senza se e senza ma e, per chi ha truffato, pure la richiesta di carcere.

Il 7 sono gli opinionisti, giornalisti, tuttologi, o medici virologi, epidemiologici, veterinari che, presi dalle luci della ribalta, sono stati capaci di diffondere insicurezza, paura, pessimismo, spesso cambiando opinione nello spazio di un mattino. Voto 2.

In questa carrellata bisognerebbe metterci pure anche le due Agenzie Regolatorie del farmaco, Ema e Aifa, capaci di ritardare qualsiasi decisione su farmaci già approvati in mezzo mondo e soprattutto incapaci di spingere il Governo verso la ricerca di vaccini alternativi che avrebbero potuto salvare vite umane. Ma, forse, il dare consigli autorevoli non era propriamente il loro compito.

I 7 peccatori precedenti sono già sufficienti per dimostrare come il nostro Paese sia stato mal guidato in una fase drammatica.E questo indipendentemente dal colore politico. Con una maggiore lungimiranza e professionalità molte vite si sarebbero potute salvare. Facile, dirlo da fuori, e forse ci sbagliamo, ma gli oltre 110 mila morti e l’economia da dopoguerra sono qualcosa che è impossibile da dimenticare.

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