Coronavirus/ Il Parlamento proprio ora resta chiuso, come durante il caso Moro
Nelle emergenze, in tempi di guerre ed epidemie, il Parlamento dovrebbe essere più attivo che mai. Ora è chiuso. Tutto il potere, nel Palazzo blindato, al governo di Giuseppi Conte, non formatosi sulla base delle scelte degli elettori, ma di accordi di potere e manovre anti-elezioni. E c’è la sensazione, molto diffusa, di una debolezza congenita dell’esecutivo e del premier, sia politica sia personale, nei confronti della UE. Mattarella intervenga e non sonnecchi, come Prodi, in TV, da Floris, mentre parlava il ministro della Salute, Speranza, LEU, simpatico ma molto meno bravo dell’assessore lombardo alla Sanità, Giulio Gallera, 51 anni, milanese.
E il popolo ? Come direbbe Giuseppe Gioacchino Belli (1791-1864), “se gratta”, è disorientato e ha paura....
Lo stesso, tragico errore di chiudere le Camere venne commesso, nel 1978, durante i 55 giorni del sequestro del presidente della DC, Aldo Moro (1916-1978).
Il Presidente della Camera, il comunista Pietro Ingrao (1915-2015), decise di tenere sbarrato il portone di Montecitorio, ignorando le lettere inviate, dal “carcere del popolo” delle BR, dall’autorevole, ma inascoltato, leader di Maglie.
Flebili le proteste dei politici. Manifestarono il loro dissenso solo due esponenti non allineati sulla “fermezza” della Dc di Giulio Andreotti (1919-2013) e del PCI di Ugo Pecchioli (1925-1996) : il radicale Leonardo Sciascia (1921-1989) e il socialista Giacomo Mancini (1916-2002).
P.S.
Donna Ursula Von der Leyen, Presidente UE : “Siamo tutti italiani”..., Un po’ tardi, ma grazie del pensiero....Gentilone. Vi ricorda lo slogan del leader della Lega ?...
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