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Politica
Covid, lockdown dal 15 gennaio. Ecco per chi. L'ipotesi dietro le quinte

Covid, lite nella maggioranza sulle misure e le restrizioni dopo il 15 gennaio

 

Braccio di ferro nel governo sulle misure contro la pandemia dopo il 15 gennaio alla scadenza dell'ultimo decreto che ha introdotto il Super Green Pass per le feste di Natale. I numeri dicono che era dal 3 aprile scorso che in Italia non si raggiungeva la soglia dei 20mila nuovi casi in un giorno. In particolare, a fronte dei 20.497 positivi di oggi, quel giorno si registrarono 21.261 positivi. Non solo.

"Per la settima settimana consecutiva i casi di Covid-19 sono in aumento nel nostro Paese", evidenzia il presidente dell'Iss, Silvio Brusaferro. "La velocità di trasmissione è in lieve diminuzione e questo ci porta a raccomandare ancora un'azione su due grandi binari: il primo è quello della copertura vaccinale che va completata e mantenuta elevata facendo le terze dosi, il secondo quello di avere sempre un comportamento prudente usando mascherine, mantenendo il distanziamento e utilizzando sistematicamente il lavaggio delle mani".

La situazione, insomma, resta preoccupante. Anche se Matteo Salvini non si sbilancia sull'eventuale proroga dello stato di emergenza: "Ne parleremo quando ce lo proporranno ma spero che il peggio sia alle spalle". Fonti leghiste sottolineano che confrontando i dati di Covid di oggi con quelli di un anno fa, più o meno gli stessi, a fine 2020 c'erano più di 3.700 persone in terapia intensiva contro i circa 800 di oggi. Segno inequivocabile che i vaccini funzionano e che il peggio è ormai alle spalle. Così fanno sapere almeno dal Carroccio.

C'è poi l'altra parte dell'esecutivo, guidata dal ministro della Salute Roberto Speranza, da una parte del Pd e da una fetta del Movimento 5 Stelle, che non esclude nuove restrizioni e che dà per scontati sia l'estensione fino a Pasqua del Super Green Pass sia fino al 30 giugno, quindi altri sei mesi, dello stato d'emergenza. Il tutto senza escludere un lockdown generalizzato, anche per i vaccinati. Alla fine la decisione la prenderà il presidente del Consiglio, sentiti i partiti e soprattutto gli esperti, ma l'ipotesi più probabile è quella di un compromesso a metà strada e cioè chiusure chirurgiche e mirate solo per alcune province o area di comuni.

Forza Italia non si sbilancia e si affida alle decisioni del premier, ma come sottolineano fonti azzurre è quasi impossibile che Draghi opti per un lockdown totale perché sarebbe il fallimento della campagna vaccinale sulla quale ha puntato fin dall'inizio il suo governo. L'altra ipotesi, a partire dal 15 gennaio, è quella di un inasprimento delle restrizioni per quel poco più di sei milioni di persone over 12 anni che ancora non hanno ricevuto nemmeno una dose. Quali? Ad esempio il coprifuoco serale e forse anche la possibilità di uscire di casa solo per motivi di lavoro, di salute o di necessità. In sostanza si tratterebbe di un lockdown solo per i non vaccinati. Questo, insieme alle chiusure locali, potrebbe essere il punto di caduta di Palazzo Chigi. Sempre che i numeri non migliorino, ipotesi comunque remota.

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