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Politica
Crisi, Trenta: ”Difficile lavorare con la Lega, mancava lealtà”

“Credo che i governi debbano nascere sui valori e sulle idee, con obiettivi a lungo termine. Serve un governo che duri quattro anni, ma che soprattutto guardi alle generazioni future”.  È risoluta e ferma la ministra della Difesa Elisabetta Trenta nel rispondere a la Repubblica che le chiede con chi terminerà il lavoro di governo. Poi sull’alleanza spezzata dalla Lega, “in termini di valori, per quanto sia distante dalla Lega” – con il cui leader Matteo Salvini si è trovata più volte in conflitto, anche di competenze – “anche con loro”, riconosce, “avevamo cominciato a lavorare bene, ma è necessario essere leali”. Alla domanda perché l’accordo si è spezzato, Trenta risponde che “c’è stata questa corsa in avanti, la voglia di capitalizzare anche a livello nazionale i voti delle europee, magari per qualche ministero in più” ma “quando si lavora insieme – precisa poi la ministra della Difesa – è essenziale che ci sia rispetto delle competenze. Era necessaria una lealtà di fondo”.

E invece? “Invece ho visto la volontà di far vedere che era una sola persona a decidere tutto” replica. E “questo era l’inizio del tradimento”. Che si è consumato quando poi Matteo Salvini “si è deciso a staccare la spina, ma già prima era diventato difficile lavorare assieme”. La ministra passa poi in rassegna i tagli richiesti dalla Nato, pari “al 2 per cento del Pil” e anche se “per ora non siamo a questi livelli” dice di non essersi prefissa “l’obiettivo di ridurre ancora il budget” perché “solo l’efficienza delle forze armate ci permette di dire: siamo un Paese sicuro”. E sempre restando al bilancio e al budget disponibile, la Repubblica chiede se i programmi di acquisto degli f-35 rimangono invariati e per quanti aeromobili, domanda alla quale Trenta risponde che “sarà il premier del prossimo governo, che mi auguro sia Conte, a gestire il dossier” specifico. “Io volevo dare all’Italia un profilo da produttore e valorizzare gli investimenti come l’impianto di Cameri. Fra personale e indotto, sono 2500 persone a lavorare” conclude la titolare deldicastero di via XX Settembre.

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