Crosetto lancia la 'politica delle mani sporche'
“Sono in controtendenza. Io vorrei la politica delle mani sporche. Però quelle sporche di ferro. Non di quelle che hanno rubato i soldi all’Expo. Quelli che hanno le mani sporche perché lavorano il ferro, il cemento, il legno, le partite iva. Le persone che tengono in piedi questo paese, che lo hanno costruito. Quelli che le mani se le sono sporcate perché hanno costruito la ricchezza della loro famiglia e della propria azienda, giorno dopo giorno. Nonostante la burocrazia, le difficoltà del credito, la tassazione. Questa è l’unica politica delle mani sporche che deve esistere in Italia. Non quella delle persone che occupano posti politici per ingrassarsi e rubare”.