Direzione Pd, appello di Letta a Draghi. "Nuova missione per la maggioranza"
"Giudizio molto positivo dell'azione del governo"
"Chiediamo a Draghi di dare una nuova e chiara missione a questa maggioranza nei prossimi mesi, e' necessario per favorirne la coesione perche' questa maggioranza non puo' limitarsi a stare insieme per l'invio del Pnrr e la chiusura della fase vaccinale, serve avere una chiara indicazione di marcia sulla velocita', semplificazione, capacita' di spesa dei soldi del Pnrr. Ci fidiamo di Draghi gli chiediamo di essere chiaro e netto su questa missione e nel chiedere ai partiti di maggioranza di essere tutti al pezzo". Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, aprendo la direzione nazionale del partito. "C'e' un giudizio molto positivo dell'azione del governo Draghi per la presentazione del Pnrr, un piano fondamentale e importante che l'Italia ha presentato in tempo e con molta ambizione. Dentro quel piano - ha aggiunto - ci sono tante idee e missioni per il Paese. Ora bisogna avere in testa la nuova missione che la maggioranza di governo deve darsi, ovvero spendere ben questi soldi. In questi giorni aspettiamo con grande fiducia il ritorno alla normalita', speriamo preso e siamo ottimisti".
"Ma possiamo essere ottimisti e pensare alle riaperture nel mese di giugno perche' siamo stati responsabili e rigorosi nelle scorse settimane, il premier ha limitato l'irresponsabilita' e di alcuni partiti all'interno della maggioranza e fuori. Oggi possiamo riaprire perche' si e' limitata l'irresponsabilita' di chi voleva sbracare. Si riapre non perche' Salvini ha chiesto di riaprire ma proprio perche' c'e' stata responsabilita' fino ad oggi", ha sottolineato. Il segretario dem ha aperto il suo intervento parlando della recrudescenza delle tensioni tra Israele e Palestina, esprimendo "la preoccupazione gravissima di quanto sta accadendo in Medioriente, l'escalation e' qualcosa di terribile. Esprimiamo la nostra partecipazione e solidarieta' alle vittime. Siamo fermamente convinti che la strada della pace debba riprendere piede. Come Pd abbiamo partecipato a momenti di solidarieta', sia all'autorita' palestinese che alla comunita' ebraica, una solidarieta' dovuta - ha precisato - perche' le vittime civili e la violenza vanno stigmatizzati. Noi chiediamo a Israele di fermarsi alla legittima difesa e non andare oltre perche' porterebbe a una situazione fuori controllo, chiediamo al nostro paese di farsi forte interprete nell'Ue affinche' sia protagonista".
"Noi continuiamo a ritenere che la soluzione di due Stati sia l'unica possibile". Tornando ai temi politici Letta ha evidenziato che nei ruoli "da Ct e da segretario del Pd tutti sanno cosa devi fare e ti dicono cosa fare, ti danno consigli e ne sono contento perche' questo mostra la centralita' del Pd, ma l'agenda del nostro futuro ce dettiamo no. Io incoraggio il dialogo culturale all'interno del partito e ovviamente tutto questo puo' e deve avvenire, l'agenda del nostro futuro dettiamocela noi e non facciamocela dettare da altri, noi siamo il Pd e pensiamo di essere l'unico grande partito che decide secondo metodi democratici e che ha un dibattito interno vivo, vivace e positivo. Le alleanze sono conseguenza del chi siamo - ha proseguito - non definiscono la nostra identita' perche' ce la definiamo noi. Io continuo a guardare all'evoluzione del M5S con interesse e continuiamo a immaginare di fare un pezzo di strada insieme. Ma noi siamo il Pd, abbiamo l'ambizione di guidare questo paese e di farlo con una coalizione di centrosinistra concentrati sulla nostra visione di missione del paese".
"Abbiamo davanti delle amministrative importanti che sono quelle in cui andiamo a votare in Comuni grandi che hanno nel 2016, quella sconfitta pesante e' stata l'inizio del nostro scollamento di connessione sentimentale col paese che poi ha portato alla sconfitta rovinosa del 2018. Noi dobbiamo recuperare una connessione sentimentale che passa attraverso quelle grandi citta' perse nel 2016", ha aggiunto. E proprio parlando delle elezioni amministrative di ottobre Letta ha ribadito l'importanza del metodo che il Pd si e' dato: "Quello di capire la realta' della situazione, questo senza che la scelta avvenga in una stanza. In questo senso le primarie di Roma, Torino e Bologna saranno una modalita' con la quale si parlera' di queste citta' e del centrosinistra all'interno di queste citta'. Voglio fare un in bocca al lupo particolare a Roberto Gualtieri - ha aggiunto Letta - perche' si mette a servizio di un'avventura e di una grande missione fondamentale per noi. Tutta la sua competenza, il suo essere leader globale, l'essere stato al centro dell'elaborazione del Pnrr che sara' fondamentale per Roma perche' avra' una occasione unica. Noi candidiamo la persona che piu' di tutte conosce ogni voce di bilancio di quel Pnrr e tutte le opportunita' che Roma potra' avere per rovesciare la tendenza avvenuta negli anni, quella di perdere tutte le opportunita'. La nostra voglia di voltare pagina va in questa direzione, quella della disponibilita' di Gualtieri che si confrontera' nelle primarie. Noi riteniamo che Roma debba avere un sindaco globale per farne capitale del mondo", ha concluso.
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