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Politica
Draghi in Algeria con 6 ministri: viaggio chiave per comprare ancora più gas
Mario Draghi 

Draghi va in Algeria, il Paese primo fornitore di gas

In un clima politico febbrile, Mario Draghi è oggi in Algeria per una missione-lampo. E' considerata una visita molto importante, soprattutto alla luce dei recenti accordi di tipo energetico che puntano a garantire al nostro Paese le forniture di gas per il prossimo inverno, e considerato il fatto che ancor prima dell'invasione ucraina, il paese nordafricano l'Algeria ha sorpassato la Russia ed è diventato il nostro primo fornitore di gas, con un picco previsto di circa 30 miliardi di metri cubi all'anno. Draghi sarà accompagnato al vertice intergovernativo dai ministri Luigi Di Maio, Luciana Lamorgese, Marta Cartabia, Roberto Cingolani, Enrico Giovannini, Elena Bonetti. Saranno loro, dopo incontri bilaterali con gli omologhi algerini, a firmare accordi e memorandum d’intesa, oltre a una dichiarazione congiunta tra i due Paesi

Va da sé che in questa fase, con Mosca che ha iniziato a chiudere i rubinetti, il legame tra Italia e Algeria assume un valore ancora piu' strategico. Ma non c'è solo il gas: i due Paesi puntano a rafforzare la cooperazione anche in altri settori. E in quest'ottica è già fissato da tempo il quarto Vertice Intergovernativo che si terrà ad Algeri. L'ultimo accordo firmato con l'Algeria risale proprio a pochi giorni fa, quando la società energetica Sonagrach ha deciso di aumentare il volume delle sue forniture di gas all'Italia di altri 4 miliardi di metri cubi a partire dalla prossima settimana. Le maggiori forniture verranno consegnate a Eni e alle società partner. Questo accordo segue l'intesa siglata la scorsa primavera, in base alla quale le forniture sono state aumentate di 3 miliardi di metri cubi da subito e di altri 6 miliardi dal 2023, per arrivare ad un totale di 9 miliardi fra gas e GNL.

Accelera la cooperazione tra Italia e Algeria

Sempre in campo energetico, di recente sono stati firmati anche altri accordi specificatamente riferiti alle rinnovabili e all'idrogeno verde. Secondo i dati dell'Agenzia Ice, l'Italia esporta principalmente macchinari, prodotti petroliferi raffinati, chimici e siderurgici mentre il gas costituisce la quasi totalità delle nostre importazioni dall'Algeria attraverso il gasdotto TMPC (TRANSMED), che attraversa il canale di Sicilia da Capo Bon (Tunisia) fino a Mazara del Vallo, e garantisce flussi, per 21,2 bcm, con una capacità massima riscontrata negli anni passati fino a 27 bcm).

Nel 2021 il valore dell'interscambio Italia-Algeria è stato pari a 7,34 miliardi di euro, di cui 5,58 miliardi (+77,6 per cento) le nostre importazioni e 1,76 miliardi le nostre esportazioni (-9,1 per cento). I rapporti bilaterali tra Italia e Algeria sono storicamente eccellenti e attraversano una fase particolarmente positiva, come testimoniato dalle visite politiche al più alto livello che si sono susseguite negli ultimi mesi (visita di Stato del presidente Sergio Mattarella in Algeria a novembre 2021, visita ad Algeri del presidente del Consiglio Mario Draghi ad aprile scorso e, subito dopo, visita di Stato del presidente algerino Abdelmadjid Tebboune in Italia).

Le imprese italiane con presenza stabile sono circa 200: quella più importante è Eni, presente nel paese fin dal 1981. Altro accordo siglato di recente tra la societa' italiana e Sonatrach riguarda l'accelerazione dello sviluppo di campi a gas in Algeria e la decarbonizzazione attraverso idrogeno verde. E permetterà ai gruppi di valutare il potenziale a gas e le opportunità di sviluppo accelerato di alcuni giacimenti gia' scoperti da Sonatrach.

In particolare, Eni è molto attiva nell'esplorazione e nella produzione, in particolare nel deserto di Bir Rebaa, nell'area centro orientale del Paese, in diversi blocchi di esplorazione e sviluppo ed e' inoltre impegnata nel rilancio delle attività di esplorazione e sviluppo nella regione del bacino del Berkine - proprio a marzo scorso e' stata ratificata l'assegnazione di un nuovo PSC - anche attraverso la realizzazione di un hub di sviluppo del gas e del petrolio in sinergia con le installazioni esistenti di MLE-CAFC. 

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