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Politica
Draghi, niente Quirinale: sarà il successore della Merkel

Ma perché lei è stata tanto importante. Perché, nella realtà non scritta, è colei che ha gestito l’Europa in uno dei suoi momenti più bui. Solo tre anni dopo il suo insediamento a cancelliere dello scacchiere è scoppiata una delle più crisi economiche. Quando era poco tempo (sei/sette anni) che l’euro era la moneta europea. In un momento in cui l’Europa chiedeva stabilità, e soprattutto: capire. E lei si è messa li in mezzo, tutti arrivavano e andavano via, i vari presidenti del consiglio italiani e della repubblica francesi. Ma lei sempre li. A cercare di tenere tutto stabile. Ma tre anni dopo, quando c’è stata la certezza che sarebbe stata una cosa lunga, arriva come governatore della Banca Centrale Europea: Mario Draghi.

Merkel e Draghi formano un team di lavoro molto coeso. Sapendo che non si riusciva ad uscire dalla crisi, almeno hanno cercato di limitare i danni. Hanno lavorato fianco a fianco per anni, cercando di tenere le redini di quel cavallo imbizzarrito che è l’Europa. Riuscendo, forse, a sfatare il mito che la “moneta unica” senza una unità politica è destinata a fallire. Pur non dando mai l’impressione di essere legati (da cosa?!), sono stati li a lottare. A prendersi fango. Ma hanno tenuto questa vecchia signora unita. E adesso la Signora Merkel esce di scena.

In un momento drammatico della storia. Una pandemia nel pieno della sua virulenza. Lei esce. Ma il destino (il destino?!) ci ha messo una pezza. Guarda caso, a ridosso della uscita, Draghi assume la carica di Presidente del Consiglio. Questo poteva succedere anni fa, forse anche prima che prendesse la carica di Presidente della BCE. Ma guarda caso, succede ora. Quando si stanno aprendo i giochi per la sua successione a perno centrale della bilancia Europa (che con questa mossa non sono più necessari). Guarda caso, proprio nell’anno in cui l’Italia è Presidente del G20.

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