E ora Saccomanni si dimetta
Alla fine Fabrizio Saccomanni, il detentore dei cordoni della borsa dello Stato, ha dovuto fare un passo indietro e piegare la testa agli ordini che venivano dall'alto, dal premier Letta. I professori non dovranno più restituire gli ormai famosi 150 euro al mese. Una vittoria per gli insegnanti, ma soprattutto una vittoria per Matteo Renzi che per primo si era schierato contro il provvedimento del ministero dell'Economia. Letta ha dovuto cedere e ora ci si chiede se non sia il caso che il ministro Saccomanni faccia un passo indietro e si dimetta, come il suo vice, Stefano Fassina. Il ministro, d'altra parte, si è difeso dicendo di essere un "mero esecutore", un ministro a sua insaputa ci mancava....
Il pasticcio sulla Scuola è solo l'ultimo di una serie di passi falsi fatti da Saccomanni. Tutti ricordano il tira e molla sull'Imu, abolito, non abolito, ridimensionato… Da buon padre di famiglia Saccomanni sta attento che le uscite non superino le entrate, ma in un momento di crisi economica ha dimostrato di non saper ascoltare le legittime richieste provenienti dai cittadini. E soprattutto da quei cittadini che costituiscono l'elettorato del Pd. Ci si chiede allora se non sia il caso di sostituirlo con un uomo diverso, magari vicino al sindaco di Firenze?