Amministrative, dietrofront del governo. Urne aperte solo domenica 5-6
Comunali, niente voto anche lunedì 6 giugno
"Si voterà solo domenica. Non ci saranno date aggiuntive, lasciamo le cose come stanno". Così il ministro dell'Interno Angelino Alfano, durante il Consiglio dei ministri, sul voto delle elezioni comunali che resta fissato per il solo 5 giugno, aggiungendo che anche il referendum sulle riforme costituzionali del prossimo ottobre si svolgerà in un unico giorno. Rientra, dunque, la prospettiva di un voto spalmato su due giorni che, in presenza di un sacrificio sui costi, avrebbe dovuto favorire una maggiore affluenza alle urne.
"Di fronte a tante polemiche pretestuose e strumentali - ha dichiarato il Cdm Alfano -, sia riguardo i costi sia riguardo a chissà quali strategie occulte che sarebbero state alla base di questa mia iniziativa, valuto opportuno lasciare le cose così come stanno" con urne aperte per le amministrative solo nella giornata di domenica. "Inoltre, in particolare sui numeri - ha sottolineato - è bene precisare che la spesa in più non sarebbe stata di 120 milioni di euro, ma l'incremento sarebbe stato di circa 5 milioni di euro per le amministrative e di circa 18 per il referendum".
Il ministro ha poi ricordato di aver "proposto l'estensione del voto sia al lunedì di questo turno amministrativo che a quello della consultazione referendaria, e ovviamente per tutte le elezioni a seguire, per andare incontro a un'istanza che mi veniva rappresentata da più parti e cioè di ampliare la partecipazione al voto e ridurre i rischi di astensione dalle urne. Esigenza che, tra l'altro, mi era stata rappresentata in prima battuta proprio da quei partiti di opposizione che, in questi giorni, ne hanno poi approfittato per attaccare il governo su presunte paure presenti e future".
Su costi del giorno in più si era espresso negativamente anche l'ex premier Enrico Letta, a cui si deve l'introduzione nel 2013 del giorno unico del voto. Dopo la comunicazione di Alfano, Letta commenta su Twitter.