Sardegna, Pigliaru avanti. Dietro Cappellacci
I risultati che arrivano dalla Sardegna vedono in testa il candidato del centrosinistra, Francesco Pigliaru in vantaggio sul presidente uscente e esponente del centrodestra, Ugo Cappellacci. I dati sono ancora provvisori, ma, con il 20 per cento delle sezioni scrutinate, Pigliaru (44%) ha al momento sei punti di vantaggio rispetto a Cappellacci (38%). Al terzo posto l'indipendente Murgia che ha raccolto fin qui il 10 per cento dei voti. Staccati gli altri partecipanti che raccolgono al momento il 7 per cento (Pili al 5,7%, Devias allo 0,8% e Sanna con lo 0,5%).
Ma finora il vincitore sicuro delle elezioni regionali sarde è l'astensionismo: ieri - per la scelta del nuovo governatore e il rinnovo del Consiglio regionale - sono andati al voto solo il 52,2 per cento dei sardi, con un crollo del 15 per cento rispetto a 5 anni fa. A contribuire al calo, oltre alla sfiducia degli italiani verso la politica, sicuramente l'assenza del Movimento 5 Stelle che alle politiche dello scorso anno aveva preso quasi il 30 per cento dei voti. Il Movimento astensionista politico italiano ha espresso la propria "soddisfazione, pur se con grande inquietudine al tempo stesso", per l'incremento della mancata affluenza alle urne da parte dell'elettorato sardo.