Elezioni, Forza Italia: "No alla Lista Zaia in Veneto, si candidi nella Lega. Prontissimi ad accogliere Azione nel Centrodestra" - Affaritaliani.it

Politica

Ultimo aggiornamento: 13:41

Elezioni, Forza Italia: "No alla Lista Zaia in Veneto, si candidi nella Lega. Prontissimi ad accogliere Azione nel Centrodestra"

Nevi: "Candidature aperte tranne che nelle Marche e in Calabria"

Di Alberto Maggi

"Siamo assolutamente disponibili a trattare e ad accogliere Azione nella coalizione a patto che condivida il programma"


"La partita è aperta fino a quando non c'è un accordo tra tutte le forze politiche del Centrodestra sui vari candidati nelle regioni che andranno al voto. Al momento di certo ci sono le ricandidature di Francesco Acquaroli nelle Marche e di Roberto Occhiuto in Calabria". Raffaele Nevi, portavoce nazionale di Forza Italia e vice-capogruppo vicario alla Camera, intervistato da Affaritaliani, commenta la situazione nella maggioranza sulle candidature alle prossime elezioni regionali.

Per la Lega il Veneto è 'la linea del Piave' e vuole assolutamente il candidato dopo Luca Zaia, sarà così? "La partita anche in Veneto è ancora aperta e si stanno valutando i profili migliori per vincere anche attraverso sondaggi demoscopici e colloqui con gli stakeholder. Il Centrodestra troverà la quadra. Noi in Veneto abbiamo messo sul tavolo Flavio Tosi, nome eccellente per guidare la regione così come abbiamo fatto ovunque si andrà al voto. Dopodiché, non siamo pazzi e non possiamo pensare che dappertutto il candidato sarà di Forza Italia. Ma a parte Marche e Calabria, le altre partite sono tutte aperte sia come partito che esprimerà il candidato sia come nomi".

Restando sul Veneto, alla domanda sull'eventuale presenza della Lista Zaia sulla scheda elettorale la risposta di Nevi è molto chiara: "Lo abbiamo detto e lo ribadiamo, siamo contrari. Per noi le elezioni regionali hanno un alto contenuto politico e dobbiamo cercare di rafforzare i partiti e non immettere nel sistema politico regionale candidati che non rispondono a nessuno. La conseguenza sarebbe quella di rischiare una cattiva gestione regionale. E' opportuno far convogliare i candidati nei partiti ai quali appartengono, come nel caso di Zaia nella Lega in Veneto".

E le altre regioni al voto? "In Puglia noi abbiamo proposto il nome di Mauro D'Attis che è in campo e sarebbe certamente molto autorevole. In Toscana abbiamo avanzato il nome di Debora Bergamini mentre altri hanno proposto il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi. Poi c'è anche il nodo della Campania dove in questo caso abbiamo il problema opposto ovvero tantissimi candidati molto buoni e quindi la scelta è complicata e servono ulteriori approfondimenti. Si tratta di candidati sia civici sia politici, si tratta di capire, anche attraverso i sondaggi, quale sia il migliore".

Allargando lo sguardo alle elezioni comunali di Roma e Milano, il portavoce di Forza Italia spiega: "Come ha chiarito il vicepremier Tajani, non dobbiamo andare con le quote nel Centrodestra e quindi un po' a Fratelli d'Italia, un po' a noi e un po' alla Lega. E' chiaro che in certe aree del Paese, come nella Capitale, ci sono partiti più forti, come FdI, che hanno maggiori possibilità di indicare il candidato. Ma ne discuteremo al momento opportuno e non certo anni prima. A Milano, dove non si sa se si andrà alle elezioni perché la sinistra è bravissima a incollarsi alle poltrone, ci sono diverse possibilità in campo, civici o politici, e troveremo il candidato migliore anche in questo caso".

E infine il rapporto con Azione di Carlo Calenda. "Accordi ne abbiamo già fatti in passato. Ci auguriamo che Azione capisca che l'unica prospettiva per chi si definisce moderato e liberale è il Centrodestra. In particolare noi di Forza Italia siamo prontissimi ad accoglierli perché l'obiettivo deve essere quello di allargare il perimetro del Centrodestra e non certo restringerlo. Siamo assolutamente disponibili a trattare e ad accogliere Azione nella coalizione a patto che condivida il programma. Dobbiamo aggregare il più possibile mondi che sono sempre più insofferenti nei confronti della deriva di sinistra radicale verso cui sta andando il Pd e il resto dell'opposizione", conclude Nevi.

Leggi anche/ Anche oggi nessun miracolo: ancora un’opinionista che parla di cose che non conosce. E, nel mentre, la Strazzer (finalmente) risponde alle critiche - Affaritaliani.it