Europee, Carlo Fidanza (FdI): "Da Berlusconi solo tesi strampalate"
"Forza Italia? Quella che si allea col Pd"
Carlo Fidanza è uno dei più stretti collaboratori di Giorgia Meloni e uno dei candidati di punta di Fratelli d’Italia alle Europee di domenica. Ma è stato anche, insieme a Raffaele Fitto, il fautore dell’approdo di FdI al gruppo dei Conservatori europei. L'esponente di Fdi parla con Affaritaliani.it alla vigilia del voto.
Partiamo dai primi dati che arrivano dall’Olanda. Vittoria socialista e crollo dei sovranisti?
"Si tratta sempre di exit poll ma se fossero confermati noi saremmo molto soddisfatti. I due partiti che fanno parte del nostro gruppo europeo prendono rispettivamente l’11 e l’8% , una somma che fa di più del dato dei socialisti e dei popolari. Quindi partiamo con il piede giusto!".
Torniamo all’Italia. In queste ore c’è una tensione crescente tra voi e Forza Italia.
"Direi che c’è molto nervosismo nelle fila di Forza Italia, forse perché anche loro percepiscono che FdI sta crescendo molto e tanti elettori ex forzisti disorientati si stanno rivolgendo a noi per la nostra coerenza".
Eppure Berlusconi dice che “votando FdI si favorisce la sinistra”.
"È una delle tesi più strampalate che gli abbia mai sentito pronunciare e mi dispiace tanto. Non siamo certo noi di FdI ad aver partecipato con i ministri al governo Letta o ad aver fatto il patto del Nazareno col Pd. Non è di FdI quel Miccichè che si allea con la sinistra in Sicilia e profetizza, non smentito, un’alleanza anti-sovranista tra Fi e Pd".
Ma davvero credete di essere autosufficienti con la Lega?
"Tutte le recenti elezioni regionali hanno detto che soltanto Lega e Fratelli d’Italia aumentano i voti, tutti gli altri perdono. Con una forte affermazione di FdI potremo convincere Salvini a sganciarsi dai 5 Stelle e costruire con Giorgia Meloni una nuova alleanza che possa vincere le elezioni politiche anticipate e fare un governo che risolva i problemi della nazione".
E Salvini davvero lo farà?
"Se non vuole perdere gran parte del consenso che ha guadagnato in questi mesi dovrà farlo per forza".
Lei oggi è deputato, perché si candida in Europa? Non le piace la Camera?
"Tutt’altro, con i colleghi di FdI stiamo facendo un grandissimo lavoro, siamo presenti su tutti i dossier e qualche volta riusciamo a ottenere importanti risultati pur non essendo al governo. Ma ho già fatto 5 anni al Parlamento Europeo, un’esperienza importante quando c’è da difendere l’interesse dell’Italia. E, come dicevamo, ho contribuito a creare la rete di alleanze europee che faranno di FdI un protagonista della prossima legislatura europea. E poi, in una lista che abbiamo aperto a tanti amici che non vengono dal percorso della Destra italiana, serviva qualcuno che quel percorso e quell’identità li rappresentasse al meglio".
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