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Politica
Europee: la solita Italia da barzelletta: scrutatori, boom di rinunce

Europee: scrutatori, boom di rinunce

Seggi regolarmente aperti, in Italia, per le Europee e per l'elezione del nuovo presidente e del Consiglio della Regione Piemonte e dei sindaci e dei Consigli di oltre 3.700 Comuni, tra i quali Firenze, Bari, Cagliari, Perugia, Potenza, Campobasso, Pescara, Bergamo, Caltanissetta, Vibo Valentia. Si vota oggi fino alle 23 e domani, dalle 7 alle 23. Domani sera, dopo la chiusura dei seggi, lo spoglio per le Europee, dalle 14 di lunedi' lo spoglio per le amministrative.

In diverse citta', da Nord a Sud, si registrano problemi per la rinuncia di alcuni presidenti di seggio e per la mancata presentazione, al seggio assegnato, di scrutatori. Problemi - si fa notare - comunque in via di risoluzione

A Cagliari boom di rinunce per componenti di seggi

Come scrive l'Ansa, boom di rinunce da parte di presidenti di seggio e scrutatori per questa tornata elettorale dell'election day a Cagliari, dove si vota per le europee e le comunali. Dal Comune fanno sapere che vi è stato un incremento di rifiuti che ha superato anche quelli registrati per le regionali di fine febbraio. Mercoledì 5 c'era stato anche un appello lanciato, attraverso un comunicato stampa, per la ricerca di presidenti di seggio. L'amministrazione, secondo quanto appreso, ha risolto in parte con questa manifestazione di interesse lanciata sulla stampa e sui canali social e, in parte, con chiamate last minute. Questa mattina, però, era già stato tutto risolto e i seggi delle 210 sezioni di Cagliari si sono potuti insediare regolarmente.

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EUROPEE: A PALERMO OLTRE 1.700 SCRUTATORI RINUNCIANO, SI CERCANO SOSTITUTI

Sono oltre 1.700 i palermitani che a poche ore dalle elezioni hanno rinunciato alle lettere di incarico di scrutatori. Su 2.400 persone sorteggiate più della metà ha rinunciato e adesso il Comune è alla ricerca dei sostituti. Gli scrutatori si presentano nelle scuole per prendere l'incarico, ma c'è chi teme che si possa ripetere il caos che si era registrato per le elezioni del 2022, quando mancarono diversi presidenti di seggio, in concomitanza con una partita di calcio. 

Nel Napoletano ok seggi 91 su 92 comuni, manca Napoli 

Al momento 91 comuni su 92, della provincia di Napoli, hanno perfezionato le procedure relative alla costituzione dei seggi elettorali. Solo per il comune di Napoli manca ancora qualche seggio. Lo afferma parlando con i giornalisti il prefetto di Napoli, Michele di Bari, "ma in questi minuti, in queste ore, noi auspichiamo che si risolva". "La macchina delle elezioni sta andando bene, abbiamo qualche piccola difficolta' nel comune di Napoli, pero' il sindaco sta seguendo personalmente" la situazione. Le difficolta' riguardano la mancanza di scrutatori, la sostituzione di presenti di seggio "e' un'attivita' che noi avevamo gia' previsto - aggiunge il prefetto - il comune di Napoli aveva anche previsto un elenco aggiuntivo di presidenti di seggio, da cui si sta attingendo".

Duecento presidenti seggio su 346 rinunciano all'incarico a Bari

Sempre come scrive l'Ansa, la gran parte dei presidenti di seggio nominati dalla Corte di Appello per la imminente tornata elettorale a Bari, che riguarda sia le Comunali che le Europee, ha rinunciato all'incarico. In città sono state allestite 345 sezioni più una speciale in via Fornari a Modugno (in cui votano solo per le Europee i fuori sede che si sono registrati) e in 200 hanno preferito rinunciare. Gli uffici comunali hanno completato le sostituzioni. La percentuale elevata di rinunce è strutturale con picchi più elevati per le Amministrative, le Politiche e le Regionali. Tra le cause c'è anche la retribuzione, ritenuta bassa, che per i presidenti di seggio è pari a 246,50 euro mentre per segretari e scrutatori ammonta a 188 euro. Se a mancare sono invece gli scrutatori, è il presidente di seggio che provvede alla nomina che può fermarsi anche a tre, numero inferiore rispetto a quello standard pari a quattro unità.

Trovati i sostituti scrutatori, a Milano aperti i 1.313 seggi

La macchina elettorale è partita anche a Milano alle 15 in punto nei 1.247 seggi ordinari in 162 scuole e nei 66 seggi speciali (ad esempio negli ospedali e nelle case di cura) oltre alle 8 sezioni dislocate all'Università Cattolica e al Politecnico per il voto di quasi 5mila studenti e studentesse fuorisede. Restano aperti anche oggi, ad accesso libero ma solo per le finalità connesse alle esigenze elettorali, alcune strutture comunali come l'ufficio elettorale di via Messina e il Salone anagrafico di via Larga. Il Comune ha fatto sapere che nelle ultime cinque settimane sono state rilasciate in tutto 34.243 tessere elettorali e che solo stamani ne sono state richieste 3.896. Sempre stamani sono stati risolte le ultime criticità che si erano presentate in questi giorni nel cercare i sostituti di presidenti e scrutatori che si erano resi indisponibili.






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